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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 25 APRILE 2024

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Tripodi (Udc):” Il terzo polo unica via politica per uscire dal pantano istituzionale”

Tripodi (Udc):” Il terzo polo unica via politica per uscire dal pantano istituzionale”

Un’aggregazione di forze moderate, riformiste, cattoliche e pronte a costruire un progetto nazionale per l’Italia che rischia di essere sfasciata da un federalismo spietato e antiunitario”

Tripodi (Udc):” Il terzo polo unica via politica per uscire dal pantano istituzionale”

Un’aggregazione di forze moderate, riformiste, cattoliche e pronte a costruire un progetto nazionale per l’Italia che rischia di essere sfasciata da un federalismo spietato e antiunitario”

 

 

CATANZARO – “La risposta al bipolarismo muscolare, aspramente criticato dai vertici dell’Udc in tempi non sospetti, non può che essere il Terzo Polo. Un’aggregazione di forze moderate, riformiste, cattoliche e pronte a costruire un progetto nazionale per l’Italia che rischia di essere sfasciata da un federalismo spietato e antiunitario”.

L’ha sostenuto Pasquale Tripodi, capogruppo dell’Udc, secondo cui “La deriva istituzionale cui stiamo assistendo, in ragione del fatto che è prevalsa una visione personalistica e populistica della politica, obbliga le forze politiche come la nostra ad aggregarsi con altri soggetti che con noi condividono il progetto di ridare all’Italia una prospettiva nazionale ed europeistica, prima che sia troppo tardi e prima che i dati economici di una crisi sempre più feroce ci dicano che ogni limite è stato superato”.

Ad avviso di Tripodi: “La Calabria è Italia. Perciò, pur rispettando gli accordi assunti l’anno scorso, stante la mutata condizione politica nazionale, non possiamo che iniziare a rimettere la regione, gradualmente ma senza esitazioni, sulla lunghezza d’onda indicata da Cesa e Casini.  Non si spiegherebbe, viceversa, un disegno che incoraggiasse deliberatamente, nella nostra regione, la contrapposizione dal modello di governabilità  individuato per il Paese dal nostro partito. Non si capirebbe perché mai, se consideriamo negativamente  l’aggregazione nazionale di centrodestra  di cui la Lega ha la golden share, poi in Calabria continuiamo ad essere alleati con questo Pdl succube della Lega, che è una forza antimeridionale per statuto e che per statuto intende frantumare il Paese”.

“Fin quando è stato vigente e quasi indiscutibile –  spiega Tripodi – il bipolarismo incentrato su leadership padronali, la posizione assunta, coraggiosamente e fino a un certo punto in solitudine dall’Udc,  poteva legittimare scelte locali incentrate a valorizzare la proposta programmatica in difesa dei valori cattolici e riformisti, ma la nascita del Terzo Polo pone fine a queste oscillazioni e ci chiede, responsabilmente, di anteporre gli interessi generali a quelli particolari. E fare l’interesse generale della Calabria significa, anzitutto, prendere le distanze da forze politiche alleate con la Lega”.

Conclude il capogruppo dell’Udc: “Né  si spiegherebbero in Calabria  accordi col Pdl già precostituiti – di cui apprezzo  le indiscutibili  qualità etiche e professionali dei soggetti indicati dal mio partito –  se non frutto di un ragionamento condiviso di rilancio programmatico, economico e sociale, di tutte le realtà calabresi ed  in particolare del territorio di Reggio Calabria, per il quale, però,  al momento non si intravedono percorsi, ruoli e strategie”