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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Transito di armi chimiche nel porto di Gioia Tauro: il parere del consigliere regionale Chizzoniti

Transito di armi chimiche nel porto di Gioia Tauro: il parere del consigliere regionale Chizzoniti

Il politico calabrese critica la frettolosa scelta effettuata dal Governo

Transito di armi chimiche nel porto di Gioia Tauro: il parere del consigliere regionale Chizzoniti

Il politico calabrese critica la frettolosa scelta effettuata dal Governo

 

“Indipendentemente dalle nobili e condivisibili finalità volte a garantire la pace universale, proprio per l’altissimo spessore della delicatissima operazione, nell’Olimpo politico qualcuno avrebbe dovuto intuire che, all’uopo, qualsiasi opzione geografica e segnatamente quella particolarmente peculiare di Gioia Tauro non s’impone ma caso mai si concorda con le espressioni politiche territoriali”.
E’ quanto afferma il presidente della Commissione “Vigilanza e Controllo” del Consiglio regionale Aurelio Chizzoniti, in ordine al preannunciato coinvolgimento del Porto di Gioia Tauro nel contesto della distruzione dell’arsenale chimico siriano. “Non posso – aggiunge Chizzoniti – non ricordare a me stesso che se a livello governativo si fosse profuso lo stesso determinato impegno anche per la vicenda dei Marò letteralmente ‘sequestrati’ in India, probabilmente gli stessi sarebbero da tempo rientrati in Italia. Il cui potere negoziale, nel caso di specie, resta molto vicino allo zero. Anche i Marò – incalza Chizzoniti – erano al servizio della legalità mondiale e ciò nonostante strumentalmente ‘travestiti’ da spietati terroristi. Lo stesso dicasi – spiega il Presidente della Commissione di Vigilanza – per lo sconcertante silenzio governativo afferente taluni iniziative sul versante portuale certamente fortemente penalizzanti il porto di Gioia Tauro a favore di altre strutture nazionali. Per questi ed altri motivi – conclude il presidente Chizzoniti – non posso che allinearmi, senza se e senza ma, con i sindaci dell’area di Gioia Tauro che, evidentemente, conoscono la realtà ambientale molto meglio di tanti soloni la cui distrazione rischia di scontrarsi con innegabili fattori di rischio, non escluse criticità criminali che, ex se, avrebbero dovuto suggerire un responsabile ed opportuno approfondimento della frettolosa scelta del porto calabrese”.