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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Tra vecchi screzi e mancate dimissioni è fuggi fuggi della minoranza dal Consiglio comunale di Taurianova Biasi, Morabito, Perri e Scarfò lasciano l’aula in protesta con il modus operandi della maggioranza. Sposato sottolinea la grave situazione che si vive al Centro di Salute Mentale. Prestileo eletto nella Commissione per la formazione e l'aggiornamento degli albi permanenti dei giudici popolari di Corte d'Assise e Corte d'Assise d'Appello

Tra vecchi screzi e mancate dimissioni è fuggi fuggi della minoranza dal Consiglio comunale di Taurianova Biasi, Morabito, Perri e Scarfò lasciano l’aula in protesta con il modus operandi della maggioranza. Sposato sottolinea la grave situazione che si vive al Centro di Salute Mentale. Prestileo eletto nella Commissione per la formazione e l'aggiornamento degli albi permanenti dei giudici popolari di Corte d'Assise e Corte d'Assise d'Appello
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di Carmelo Nicotera

TAURIANOVA – Nuovo Consiglio comunale, vecchi rancori mai sopiti. Dopo il doveroso minuto di silenzio in ricordo di Mario Cerciello Brega, carabiniere barbaramente ucciso a Roma da due statunitensi, è iniziato lo scontro nei preliminari, con toni sicuramente meno accesi rispetto all’ultima seduta, tra le forze di maggioranza ed opposizione. All’insofferenza palesata dal consigliere Filippo Lazzaro per la mancata ricezione degli atti sulla costituzione di parte civile del Comune di Taurianova nel processo “Terramara-Closed” ha fatto seguito l’attacco sferrato da Maria Teresa Perri all’indirizzo di Scionti e Siclari, chiamati a comparire davanti ai giudici nel processo contro le cosche locali: «Sindaco e presidente del Consiglio comunale – ha dichiarato la Perri – sono stati chiamati a testimoniare per falsa testimonianza. Perché non hanno motivato la loro presenza al processo? I nostri amministratori dovrebbero fare un atto di colpa». Nonostante sia arrivato in ritardo, polemizzando con l’operato della stampa nelle ultime vicende di cronaca, l’intervento dell’ex sindaco Roy Biasi non è passato in sordina, con quest’ultimo che ha messo nuovamente con le spalle al muro la coalizione “Taurianova Cambia”: «La minoranza – ha affermato il leader degli “Innamorati” – non ha la possibilità di confrontarsi sugli atti, con i dirigenti. I fatti che riguardano il consigliere Falleti toccano l’amministrazione. Mi sarei aspettato un passo indietro alla luce degli ultimi accadimenti. Dimettetevi, ridate dignità alla città».

Il consigliere Scarfò, invece, ha acceso ancora i riflettori sugli interventi di sicurezza mai effettuati nel plesso della scuola “Pascoli”, auspicando un rapido intervento visto che manca più di un mese e mezzo al suono della prima campanella. L’esponente dell’opposizione ha inoltre sottolineato il degrado del parco vicino Largo Bizzurro lanciando l’allarme dello spaccio nella zona. Sul tema della sanità e dell’assunzione del bacino ex Lsu-Lpu si è incentrato il discorso di un battagliero Rocco Sposato: «È palese che non verranno nominati altri assessori, i soldi si utilizzino per la stabilizzazione degli Lsu-Lpu. Grave è la situazione al Centro di Salute Mentale, lavora solo il dottor Zappone, servizio fondamentale che l’anno scorso ha effettuato 180mila prestazioni. Problematiche anche per il poliambulatorio». La new entry Prestileo ha condiviso le preoccupazioni sulle criticità di alcuni aspetti sanitari, mentre Maria Stella Morabito, che ha proposto di stilare un documento sul Csm di Taurianova, ha stroncato per l’ennesima volta i modi, le azioni e la progettualità della giunta Scionti: «Gli atti arrivano in ritardo, così si ostacola l’esercizio della nostra attività e del nostro ruolo. Non c’è rispetto. Sono due anni che aspettiamo il censimento degli immobili, ad oggi non ci è stata trasmessa una sola sentenza». Delusione per l’atteggiamento ostile dell’opposizione e risposta alle criticità del Csm, situazione che per il consigliere De Marco «non deve essere trascurata, su queste problematiche non c’è alcuna divisione», si manifestano nelle parole del sindaco Scionti: «Ringrazio Biasi – ha affermato il consigliere metropolitano – per le mortificazioni, non ha rispetto per le persone. Sto affrontando la vicenda del Centro di Salute Mentale: sarà un problema serio se non dovessero partire le assunzioni».

Tra mancate risposte, presunto ostracismo del governo cittadino, questioni personali irrisolte si è assistito al fuggi fuggi dall’aula di buona parte della minoranza – i consiglieri Biasi, Perri, Scarfò e Morabito -, cui si aggiunge l’assenza alla seduta di Versace e Nicolosi, aspetto che ha lasciato quasi vacanti i banchi dell’opposizione. Solo gli “highlanders” Sposato e Lazzaro, dunque, dopo il rinvio dell’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, hanno presenziato alla discussione sui punti all’ordine del giorno. Disco verde per l’approvazione del rendiconto 2017, argomento relazionato da Crocitti, intervallato da una polemica tra l’assessore Loprete e Maria Teresa Perri sul mancato passaggio a Taurianova di una manifestazione sportiva, che ha suggellato l’unità d’intenti a livello politico tra Prestileo e Sposato, come si evince dalle parole di quest’ultimo: «In Prestileo ho trovato un gemello d’azione sul piano politico. Taurianova ha bisogno di apertura al dialogo. Il sindaco non può più amministrare con i ricatti. Bisogna discutere, è un segnale di cui la città ha bisogno». Ottiene il “sì” anche la salvaguardia degli equilibri ed assestamento generale bilancio esercizio 2019 con dieci voti a favore ed un solo astenuto. Stesso risultato per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, che in due distinte votazioni hanno registrato otto voti utili e tre astensioni. Convergenza quasi totale, invece, su una variazione di bilancio, già discussa in passato, inerente fondi per incrementare l’assistenza specialistica, servizio scuolabus e la tutela dei soggetti non autosufficienti. Il civico consesso si è concluso con l’elezione di Daniele Prestileo nella Commissione per la formazione e l’aggiornamento degli albi permanenti dei giudici popolari di Corte d’Assise e Corte d’Assise d’Appello, ruolo occupato in precedenza dal dimissionario Dario Romeo.