Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Tiene ancora banco l’istituzione del Registro tumori in Calabria Giuseppe Giordano, ex consigliere regionale, afferma che la Regione ha l’esatta contezza della situazione

Tiene ancora banco l’istituzione del Registro tumori in Calabria Giuseppe Giordano, ex consigliere regionale, afferma che la Regione ha l’esatta contezza della situazione
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

“L’istituzione del Registro Tumori in Calabria non può essere, a distanza
ormai di anni, oggetto di polemiche tra chi c’era prima e chi è venuto
dopo. E’ tuttavia importante avere chiaro il quadro della situazione:
l’avvio dell’istituzione del Registro in provincia di Reggio Calabria data
febbraio 2013 e nonostante l’inerzia dell’Asp, dal 2014 il Registro è in
costruzione, ottenendo, da parte dell’Airtum, il necessario tutoraggio,
cosicché, verosimilmente, potrà essere definito nel 2017. I tempi di
costruzione non sono comprimibili: serve un triennio. A Catanzaro, il
Registro è operativo ed accreditato dal 2010, grazie al responsabile Sutera
Sardo, che s’è messa all’opera nel 2003, prima ancora che la Regione
approvasse il progetto di realizzazione del Registro tumori ( 25 marzo
2010), conferendo al Dipartimento Tutela della Salute e Politiche sanitarie
l’incarico di attivare il coordinamento e tre Registri Tumori:
Catanzaro-Vibo Valentia; Cosenza – Crotone e Reggio Calabria. Per quanto
concerne Vibo (sotto il coordinamento di Catanzaro) lo stallo è ascrivibile
all’Asp; Cosenza – Crotone: è in corso di costruzione. Né serve una
Commissione d’inchiesta. Un’attività ispettiva è stata già,
sostanzialmente, svolta nella IX legislatura, sia dalla terza che, in un
secondo momento, dalla terza e quarta commissione congiuntamente,
allorquando sono state audite venti delegazioni in rappresentanza di oltre
cinquanta associazioni, movimenti e forum impegnati in Calabria nella lotta
a all’inquinamento, la bonifica dei siti e l’istituzione dei Registri
tumori. Tutto ciò, ha consentito alla Regione di avere l’esatta contezza
della situazione. Inoltre, ascoltando i Dipartimenti della Regione
(Ambiente e Salute), i responsabili delle Asp e gli uffici dei Registri
tumori, l’Arpacal, l’Anci, Legambiente, l’Airc, l’Ail, enti locali, nonché
tutti gli attori che sull’argomento hanno voce, si è ottenuta una mappa di
criticità, emergenze territoriali, inadempienze istituzionali e soprattutto
bisogni che oggi possono consentire finalmente di procedere con speditezza.
Alle audizioni suddette, è seguita l’approvazione, all’unanimità, sia dalla
terza commissione (sanità) che dalla quarta (ambiente) di un corposo
dossier e di una risoluzione (in cui sono indicate le azioni
politico-amministrative da porre in essere) che non fu approvata dal
Consiglio a causa dell’anticipata fine della legislatura. Si è preferito
approvare, allora, una pessima legge elettorale, piuttosto che un
provvedimento di così preoccupante urgenza. Al contrario, oggi, come sa
bene il presidente Oliverio col quale mi sono proficuamente intrattenuto
sul tema vista la sua volontà di chiudere il cerchio, serve l’immediata
adozione dei provvedimenti contenuti nella risoluzione che è a disposizione
dei nuovi legislatori regionali e di chiunque volesse prenderne visione,
dato che si tratta di un provvedimento pubblico, frutto, me lo si lasci
dire, non di un comunicato stampa o di un’idea improvvisa benché brillante,
ma di un lavoro certosino, costante, condotto in anni di attività
istituzionale e sempre al fianco delle rappresentanze dei cittadini”.