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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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“Territorio vibonese incapace di programmare lo sviluppo” Lo dichiarano il coordinatore cittadino Fdi, Anthony Lo Bianco, ed il coordinatore regionale "Riva destra Calabria", Francesco Stiná

“Territorio vibonese incapace di programmare lo sviluppo” Lo dichiarano il coordinatore cittadino Fdi, Anthony Lo Bianco, ed il coordinatore regionale "Riva destra Calabria", Francesco Stiná
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La bocciatura ministeriale del progetto per la riqualificazione del porto di Vibo
marina portato avanti dal comune di Vibo valentia, camera di commercio e società
Vibo Sviluppo, per carenza della necessaria documentazione non ci fa che ribadire
un solo concetto e rimanere nel contempo sbigottiti: ” totale assenza ed incapacità
amministrativa e burocratica all’interno dei nostri enti”.
Crediamo che tutto questo sia vergognoso, poiché oltre al danno anche la beffa della
cartella esattoriale da parte di Equitalia fatta recapitare per un importo pari ad
1,6 milioni di euro, cifra relativa al finanziamento parziale.
È assurdo perdere la somma di 8,1 milioni di € di finanziamento per un progetto
di alto profilo che dal nostro punto di vista, ma crediamo sia lo stesso per la stragrande
maggioranza dei vibonesi, poteva essere benissimo il volano per la rinascita dell’economia
vibonese, in ginocchio da oramai troppi anni, dove proprio nel mezzogiorno troviamo
un tasso di disoccupazione giovanile più alto d’Italia . Assistiamo, anche, in questi
giorni che il comune di VV con un dissesto finanziario assegna un premio di risultati
ai suoi dirigenti per ben 33000,00€.
Quasi giornalmente sentiamo notizie riguardanti chiusure di negozi ed aziende costrette
al fallimento per via di una pessima programmazione politica territoriale e nazionale.
Proprio in data 04/04/16 è stato comunicato che la documentazione per il riesame
del progetto dovesse essere corredata da una relazione tecnica con adeguati elaborati
come le planimetrie.
Proprio per questo il Mise ha fatto recapitare presso la Vibo sviluppo la comunicazione
che nei suoi uffici non era affatto pervenuta nessun atto utile alla valutazione
del progetto ai fini della ammissibilità dello stesso.
Quindi, il Mise tratterrà i 6,5 milioni che aveva preventivato di erogare con una
immediata restituzione della somma di 1,6 milioni di €.
La crescita economica vibonese é strettamente collegata allo sviluppo dell’area
portuale con espressioni focalizzanti una via di apertura verso lidi integranti fasi
di ripresa. Pensiamo anche che a questa situazione di degrado sia culturale che amministrativa
vengano a rispondere gli organi istituzionali di tutti gli enti interessati e non
far cadere il tutto sulle spalle ormai tartassate dei cittadini.