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Terme Luigiane: garantire i livelli occupazionali

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Non un posto di lavoro in meno, salvaguardare le richieste dei Comuni, garantire il prosieguo delle attività termali.

Il coordinamento provinciale di Forza Italia, attraverso il commissario Gianluca Gallo, prende posizione in ordine alla vicenda riguardante le sorti delle Terme Luigiane. «Si tratta – premette il consigliere regionale della Cdl – di uno dei presìdi produttivi di maggior eccellenza della Calabria. Per questo è difficile credere che la giunta regionale sia stata capace di spingerla sull’orlo della chiusura. Eppure, ad Oliverio è riuscita anche questa impresa, indotta dalla lottizzazione partitocratica dell’azienda e dalle ingerenze politiche esercitate nei riguardi delle amministrazioni locali. Un velo di ipocrisia infine squarciato dalla realtà, con tanti cocci però ora da rimettere insieme». Dalla censura politica alle proposte. «Nella mattinata del 9 Febbraio – ricorda Gallo – in Prefettura si terrà una riunione del tavolo di concertazione richiesto dalla Cisl. Nei giorni scorsi, incontrando una delegazione dei lavoratori, ho avuto modo di verificare come, nonostante tutto, esistano ancora degli spiragli per giungere ad una positivo risoluzione della vertenza». Del resto, sottolinea il commissario provinciale di Forza Italia,«il Dipartimento Attività Produttive della Regione, attraverso il proprio dirigente, ha definito in maniera ufficiale un possibile percorso per il superamento dell’attuale stato di crisi, sia pur per un arco di tempo limitato e nelle more di provvedimenti di più ampio respiro. La riteniamo una proposta utile, sulla quale poter ragionare, a patto che vengano esplicitamente fornite precise garanzie in ordine al mantenimento degli attuali livelli occupazionali e ad una ripresa di quella programmazione, sin qui disattesa per negligenza della giunta regionale, indispensabile per garantire l’avvenire dello stabilimento e delle sue maestranze, nell’ovvio e necessario confronto con i Comuni del comprensorio, in primis ovviamente quelli di Guardia Piemontese e Acquappesa».

Conclude Gallo: «Solleciteremo la sottoscrizione di accordi ispirati al buon senso. Al tempo stesso, vigileremo sulle scelte che saranno assunte e su quelle indispensabili per la programmazione dell’avvenire: verificheremo che la nuova pagina che occorre scrivere per le Terme Luigiane non venga macchiata nuovamente dalle omissioni di cui il centrosinistra si è reso responsabile in questi anni, ottenendo il poco invidiabile risultato di portare sull’orlo del fallimento una delle maggiori strutture termali dell’intero Meridione d’Italia».