Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Tentato omicidio, arrestato pensionato di 68 anni L'uomo, dopo una breve discussione, ha esploso otto colpi di pistola nei confronti di una donna e del figlio

Tentato omicidio, arrestato pensionato di 68 anni L'uomo, dopo una breve discussione, ha esploso otto colpi di pistola nei confronti di una donna e del figlio
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Nella serata di sabato, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Reggio Calabria, della Stazione Carabinieri Cannavò, della stazione Reggio Calabria Principale e a quelli della CIO del 14° Battaglione “Calabria” hanno tratto in arresto in flagranza di reato per tentato omicidio e detenzione illegale di armi QUATTRONE Francesco 68enne, pensionato, con precedenti di polizia.

Alle 16:50, in via Riparo Vecchio di Cannavò, il QUATTRONE – in evidente stato di alterazione da abuso di bevande alcoliche – ha incontrato F.D e D.B, madre e figlio, e, dopo una breve discussione, ha esploso in direzione di quest’ultimi 8 colpi di pistola. Il peggio veniva evitato grazie all’intervento di un poliziotto in pensione che riusciva prima a deviare l’arma al momento dello sparo e successivamente riusciva a sottrargliela. Il Quattrone però riusciva ad allontanarsi con la sua autovettura facendo perdere le sue tracce.

Immediate ricerche diramate dalla centrale operativa, consentiva ai militari dell’Arma di localizzare il Quattrone che si nascondeva a Sala di Mosorrofa, presso l’abitazione di un congiunto. Dai primi accertamenti, il movente del gesto è attribuibile al rapporto del Quattrone con le vittime, suoi vicini di una proprietà in campagna dove il Quattrone avevano avviato dei lavori di un impianto idrico che attraversava il terreno di F.D. e D.B. Le vittime, trasportate locale Ospedale Riuniti da propri familiari, venivano ricoverate in osservazione a causa delle ferite di arma da fuoco. L’arma, una pistola calibro 7.65 con matricola abrasa, è stata sottoposta a sequestro mentre il QUATTRONE veniva dichiarato in stato di arresto e tradotto nella casa circondariale di Arghillà.