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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Tenta di investire la moglie dopo un litigio, arrestato a Catanzaro

Tenta di investire la moglie dopo un litigio, arrestato a Catanzaro

Sono stati i carabinieri a porre fine ad una serie di episodi che, secondo l’accusa, sarebbero andati avanti per almeno sette mesi. Fino a quando, dopo l’ennesimo caso, un uomo di 37 anni avrebbe costretto la donna ad uscire di casa travolgendola poi con la propria autovettura. La donna è stata curata in ospedale. Botte anche ai figli

Tenta di investire la moglie dopo un litigio, arrestato a Catanzaro

Sono stati i carabinieri a porre fine ad una serie di episodi che, secondo l’accusa, sarebbero andati avanti per almeno sette mesi. Fino a quando, dopo l’ennesimo caso, un uomo di 37 anni avrebbe costretto la donna ad uscire di casa travolgendola poi con la propria autovettura. La donna è stata curata in ospedale. Botte anche ai figli

 

 

CATANZARO – Lesioni gravissime e maltrattamenti in famiglia: sono le accuse per le quali i carabinieri di Catanzaro hanno arrestato A. C., 37 anni, dopo aver svelato l’incubo vissuto dalla moglie e dai figli minorenni dell’uomo, che sarebbe andato avanti da almeno sette mesi. Il 37enne è stato arrestato in flagranza ieri dopo che, secondo quanto gli viene contestato, avrebbe imposto alla giovane moglie, al culmine dell’ennesimo litigio, di uscire dalla loro casa che si trova nel quartiere marinaro del capoluogo calabrese. Qui l’avrebbe attesa a bordo della sua Audi A4 e, non appena la donna è giunta in strada, si sarebbe «scagliato contro di lei a forte velocità determinandone la caduta in terra ed il trascinamento per diversi metri», ha scritto il sostituto procuratore, Paolo Petrolo, nei capi d’imputazione formulati a carico di A. C. La donna ha riportato diverse lesioni che sono state poi repertate in Ospedale, mentre l’uomo è stato arrestato, e successivamente sono emerse altre gravi accuse nei suoi confronti, quelle cioè di aver maltrattato moglie e figli minorenni per mesi, picchiando e ingiuriando pesantemente la donna, in tal modo «instaurando consapevolmente un vero e proprio sistema di vita coniugale e familiare particolarmente doloroso ed avvilente» per moglie e figli. A.C. è chiamato a dare la propria versione dei fatti nel corso del giudizio direttissimo davanti al tribunale di Catanzaro, dove sarà difeso dall’avvocato Piero Chiodo.