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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Taurianova, un “caldo” Consiglio Comunale, “Avr, infame e criminale che ricatta le Amministrazioni” I primi quattro punti tra interpellanze e mozioni, nessuno è rimasto soddisfatto, mentre sul decoro urbano, la colpa di Scionti & Co, è stata quella di non essersi presentati con il "capo cosparso di cenere"

Taurianova, un “caldo” Consiglio Comunale, “Avr, infame e criminale che ricatta le Amministrazioni” I primi quattro punti tra interpellanze e mozioni, nessuno è rimasto soddisfatto, mentre sul decoro urbano, la colpa di Scionti & Co, è stata quella di non essersi presentati con il "capo cosparso di cenere"

E così fu che il Consiglio Comunale di Taurianova tra ventagli al vento chi a mo’ da “Parterre de rois” e chi da parterre de tabarin, in un caldo appiccicoso con l’odore di “caramelle alascane”, mentre “L’orchestra (Maggioranza) si dondolava come un palmizio davanti a un mare venerato (Biasi)”, avrebbe cantato Conte.
Quattro ore di Consiglio Comunale in una condizione ambientale simile ad una sauna confinata nei peggiori bar di Caracas, è quasi da sindrome di Tafazzi… a tratti anche per chi ascoltava, noi umili non “cavalli senatori”, in una sorta di semi impero alla Gaio Roy Cesare Biasi Germanico.
Il calcio di inizio lo danno i cosiddetti “preliminari” che poi alla fine detta così, sembra un racconto a luci rosse e invece è solo la caciara iniziale per sfoghi elucubrativi a volte ed altre volte per trattare argomenti seri, come la votazione dell’ordine del giorno proposta dall’ex sindaco Fabio Scionti riguardante l’apprezzamento alle forze dell’ordine e alla magistratura per gli eventi giudiziari inerenti all’operazione eseguita a Taurianova “Spes Contra Spem” del 5 giugno scorso, rivendicando il garantismo (questo è costituzionale, molte volte sembra un merito, ma è stabilito dalla Carta), menzionando anche la dicitura nell’ordinanza giudiziaria ci fossero dei sospetti di voto inquinato. Il sindaco Biasi risponde, accogliendo la proposta di Scionti, ma ha spiegato pure perché non è uscito pubblicamente sulla stampa perché il luogo preposto per poter parlare è il l’Aula consiliare, che la mafia, emulando Peppino Impastato, “è merda”, ha tolto ogni dubbio in merito alla questione che la sua maggioranza è trasparente e che tutto viene fatto alla luce del sole, dove nessuno ha mai avuto contatti con i voti della criminalità organizzata. Inerente invece al fatto sul perché non ha fatto alcuna nota stampa, Biasi interviene affermando che questa inchiesta rispetto ad altre operazioni mafiose, vedeva coinvolte delle persone che tutti conoscevamo come lavoratori e persone perbene, affermando inoltre che alcune persone sono state liberate e che il Tribunale della Libertà ha un po’ ridimensionato le accuse, e che in alcuni casi c’è lo Stato che non funziona, precisando “di non venire frainteso e strumentalizzato”, in quanto proprietari di immobili non si vedono tutelati nei loro interessi. Il punto proposto da Scionti, passa all’unanimità.
Dopodiché si è entrato nel vivo del dibattito istituzionale con i primi quattro punti riguardanti, due interpellanze e una mozione presentate da “Taurianova Futura” e la trattazione presentata dal gruppo Fratelli d’Italia inerente al “piano assunzionale”.
La prima interpellanza letta dal capogruppo del Partito Democratico Simone Marafioti, riguardava il decoro urbano e la questione annosa della sporcizia che si vede in giro in quanto alcune aree sembrano abbandonate (tra l’altro questione che noi abbiamo più volte segnalato, alcune volte ascoltati, altre no) e che l’Amministrazione “risulta sorda” in merito a richieste dei cittadini (4 minuti e 47 secondi più 11 minuti e secondi di replica).
Prende la parola l’attuale sindaco Biasi (22 minuti e 31 secondi) eletto a ottobre del 2020, dicendo che la colpa di tutto questo è dell’ex sindaco Fabio Scionti (sfiduciato nel dicembre del 2019) e dell’Avr (appalto gestito dalla Suap di Reggio Calabria nel 2018. E con esito del 13 marzo 2018 è stata affidato all’Avr per 5 anni l’appalto dal costo di oltre sette milioni di euro). Nella sua “premessa” se la prende con l’ex sindaco Scionti, vicesindaco Ferraro (al suo fianco c’è pure l’attuale vicesindaco Caridi già componente di maggioranza con Scionti come responsabile per la manutenzione), e per la colpa di non essere arrivati con il “capo cosparso di cenere”, per la prossima volta magari… Poi con il Pd e via discorrendo, senza tralasciare l’appalto dell’illuminazione pubblica. Ma utilizzando parole dure, affermando che “l’Avr vorrebbe andare via dal Comune”, “anni di ruberie”, parla di “società infame che ricatta le Amministrazioni attraverso gli operai” e che “sono degli infami (…) e dei criminali”. Nei fatti la colpa per il mancato decoro urbano è di Scionti, della Ferraro, di Falcomatà, del Pd e dell’Avr. Ha poi dichiarato di aver fatto un’ordinanza la quale prevede di utilizzare i fondi delle penali all’Avr per far fare tali lavori ad altre ditte. E non manca nemmeno un “cazzo” d’antan nel suo intervento o meglio fa pendant…tanto fa rima, chi se ne frega!
Marafioti risponde la sua insoddisfazione alla risposta di Biasi e che “come ogni volta quando si fanno interpellanze, non risponde mai a quanto ci si chiede”, e che nessuno l’accusa vista “la rabbia con il quale risponde, tra megalomania eclatante, parlando dei problemi dell’ex amministrazione Scionti”. Il paese è sporco, di qualsiasi sia la colpa a noi non interessa, ma fa piacere che quello che noi dicevamo anni fa, durante l’amministrazione Scionti denunciando anomalie inadempienti dell’Avr, avendo riportato in più occasioni che il capitolo tecnico non veniva rispettato, adesso qualcuno se n’è accorto….
La seconda interpellanza sulla questione del Poliambulatorio, altra nostra questione che ci sta a cuore, non siamo stati soddisfatti nemmeno noi, oltre a chi ha presentato l’interpellanza. In ogni caso, del Pos nei pagamenti è una questione che non ce ne frega una beata cippa. Ci interessa dell’ecografo, della strumentazione vetusta, della mancanza del personale, di impiegati che non si possono permettere di prendere le ferie perché bloccano tutto il sistema delle visite. In ogni caso, abbiamo scoperto che Biasi gode di una buona amicizia con il commissario Asp reggino Gianluigi Scaffidi, lo chiama pure Gianluigi e quindi apprendiamo (e facciamo la conta da oggi), che arriverà l’ecografo “in questi giorni”. Noi attendiamo…e intanto il fiato sul collo è d’obbligo.
Per quanto riguarda le altre mozioni sia sul piano assunzionale, nessuno degli interroganti è rimasto soddisfatto, in quanto si ripetono le stesse cose, senza dire quello che si chiede. Sulla rateizzazione delle concessioni cimiteriali, invece, ha affermato Biasi che si sta cercando di trovare una soluzione che si pari etica sia per i cittadini che per il Comune.
Sul sesto punto, inerente alla Tari sulla questione delle tariffe, dove ci saranno un aumento del 13% su alcune abitazioni, mentre su altre restano invariate. Prende la parola Scionti ricordando al Sindaco che Taurianova durante il suo mandato è stata premiata per tre anni come migliore comune riciclone. Precisando che non si perché, la colpa è del Pd, e che Biasi “mente sapendo di mentire” e che è un problema che risale al 2014. E che lo stesso, “non veniva dichiarata un’isola ecologica in discarica e che furbescamente viene firmata dal vicesindaco Caridi”. In merito non abbiamo notizie se durante la firma dell’isola ecologica, ci sia stato anche un selfie, ma vi promettiamo che approfondiremo. Dicendo che con questa delibera della Tari, a Taurianova entrano un milione di euro e che la delibera è stata controllata come l’altra volta e che va bene.
Scionti continua affermando duramente che “mai ha visto un paese combinato com’è oggi”.
Prende la parola poi Daniele Prestileo (FdI), rivendicando il fatto che non ha mai portato argomenti futili, ma questione sanitarie serie, visto il trasporto dell’acqua con l’autospurgo ancora non chiarito. E che la città è sporca, nonostante le fotografie fatte solo negli angoli puliti. E che riconosce all’amministrazione Scionti il fatto che durante il suo mandato, la città era più pulita. E che non gli piace il termine “lordazzi” (coniato da chi scrive e che ne rivendica il termine, visto che da anni segue la questione conferma lordazzi e criminali chi non rispetta l’ambiente e getta indiscriminatamente la spazzatura in ogni parte della città nonché abbandonarla davanti l’isola ecologica).
Accusando il fatto che hanno portato acqua potabile con l’autospurgo anche nelle attività commerciali, e che ogni posizione che si prende, non è che ce l’ha con qualcuno, ma è solo un relazionarsi con i problemi.
E che si aspettava una risposta del vicesindaco Caridi (campa cavallo che l’erba cresce), in quanto sempre protetto da Biasi… e rimarcando il fatto della gravità della situazione sul sospetto dell’acqua (non) potabile.
Il sindaco Biasi risponde sulla questione che non c’è problema che i consiglieri parlano “fuori tema” anche “per non dire nulla”. Smentisce e rimanda al mittente l’insinuazione che il paese è sporco e che lo stesso ha già affrontato il problema in quanto l’Avr non si comporta bene e che loro stanno applicando delle penali.
Invita al rispetto delle regole negli interventi.
In ogni le tariffe della Tari devono necessariamente aumentare e “fortunatamente” solo per quest’anno delle agevolazioni per il problema della pandemia e verrà utilizzati alcuni fondi sia per le utenze domestiche e non, così nel suo intervento il responsabile Giuseppe Crocitti. E che l’aumento dipende dalla Città Metropolitana, in merito di tariffe di conferimento.
Gli ultimi due punti inerenti la “Ratifica variazione di bilancio e la “Dismissione della partecipazione alla Società Consortile Asmenet Calabria”, passano senza problemi e si chiude dopo oltre 4 ore un “caldo” Consiglio Comunale…. Selfie!!!
(GiLar)