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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Taurianova, Rocco Cosentino ha presentato il suo libro: “Succede tutto per caso”

Taurianova, Rocco Cosentino ha presentato il suo libro: “Succede tutto per caso”

Ad organizzare l’evento, in un’aula gremita in ogni ordine di posto, l’Associazione “Parallelo 38” e “Nuova Aracne

Taurianova, Rocco Cosentino ha presentato il suo libro: “Succede tutto per caso”

Ad organizzare l’evento, in un’aula gremita in ogni ordine di posto, l’Associazione “Parallelo 38” e “Nuova Aracne

 

 

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Il 13 settembre 2013 alle ore 18:00, nell’Aula Magistri dell’I.C. Monteleone-Pascoli, messa gentilmente a disposizione dal Dirigente scolastico, dott.ssa Aurora Placanica, le Associazioni culturali “Nuova Aracne” e “Parallelo 38” hanno presentato, per la serie “Colloqui con l’Autore” il secondo romanzo noir di Rocco Cosentino “Succede tutto per caso”, che segue a breve distanza il primo “Niente di cui pentirsi”. All’incontro dibattito è intervenuto un foltissimo pubblico che ha seguito con grande interesse le relazioni della prof.ssa Lucia Ferrara Presidente dell’ass. “Nuova Aracne” e dell’Avv. Annamaria Morabito socia dell’ass. “Parallelo 38” . Il moderatore della serata Ing. Francesco Surace, ha introdotto i lavori con la premiazione delle squadre di calcio a cinque che hanno partecipato al torneo estivo organizzato dal CSI e dall’AVIS di Taurianova rappresentati rispettivamente dal dottor Raffaele Loprete e dal Dottor Marco Nania. Prima classificata, la squadra della “Nuova Aracne” e seconda classificata la squadra dell’Azione Cattolica “Pier Giorgio Frassati” di Taurianova insieme con l’Azione Cattolica di Rizziconi “San Teodoro Martire”. Premi individuali a: Davide De Raco “Nuova Aracne” come miglior portiere; Carmelo Saraceno Nuova Aracne come miglior giocatore per correttezza e fair play in campo; Francesco Romeo dell’Azione Cattolica come capocannoniere. Dalla relazione della prof.ssa Ferrara si evince che il protagonista assoluto del romanzo Massimo di Dio, il quale domina su tutti gli altri personaggi, parla sempre in prima persona e offre una visione paradossale della giustizia finalizzata, per contrasto, a evidenziare il grande attaccamento dell’Autore Rocco Cosentino al suo mondo professionale. Rocco Cosentino, afferma la Ferrara, possiede grande padronanza nell’arte della comunicazione e dell’indagine introspettiva e affascina il lettore con la sua scrittura scenica che rende le situazioni plastica realtà. Colpisce la sua concezione della vita e dell’uomo, improntata ai valori più autentici che la società sembra aver perso completamente. È palpabile l’ansia e lo scoramento del cittadino che coglie le negatività del suo mondo, ma non può lasciarsi vincere da esse, dal momento che allo stesso egli si sente profondamente legato. È questo un libro che esprime a chiare lettere quanto Rocco Cosentino ami il suo lavoro e quanto alta sia la sua considerazione della giustizia, senza la quale nessuna convivenza può considerarsi veramente civile. Gli eventi si susseguono in modo incalzante con colpi di scena che tengono sempre desta l’attenzione del lettore, che si sente sempre più coinvolto nelle situazioni del libro e protagonista con i protagonisti. Lo sguardo di Cosentino si apre a ventaglio su tutti i mali che quotidianamente minacciano la vita di ciascuno: la corruzione, lo spaccio di droga, la connivenza con la mala vita, l’assenza di moralità nel mondo dell’economia e della finanza, il falso perbenismo e l’ipocrisia sociale. Non manca l’attacco anche alle banche che speculano sui lavoratori a vantaggio dei ricchi in uno stato parassita. Ci sono però nel romanzo situazioni e momenti nei quali l’autore, che si sente vicino al personaggio di Massimo Di Dio, esprime la sua positiva visione del mondo giovanile. Ancora emerge a chiare lettere la sua sofferenza per i giovani che vivono il sabato sera come un momento di sfrenata evasione da una vita che non ha più per loro valore e significato e anche per tutti gli altri la cui vita diventa una quotidiana attesa della sera per poter sperare in un domani migliore. “Quello che si commette sulla terra si deve pagare sulla terra”, di questo è profondamente convinto Massimo Di Dio che assurge a giudice della società del suo tempo e ritiene giusto il male necessario: eliminare dalla vita chi lavora contro la vita vuol dire impedire che la vittima continui a fare del male non solo nell’oggi ma anche nel domani. L’avvocato Annamaria Morabito concentra il suo intervento sul mondo della giustizia, rappresentato nel libro dalla Procura di Bellaria, che richiama alla mente la città di Solaria del romanzo precedente “Niente di cui pentirsi”. Al Procuratore e ai PM si affiancano i rappresentanti delle forze dell’ordine: il maresciallo Carrà sempre solerte e fedele, il capitano De Angelis dall’ambigua e sofferta personalità di omosessuale, il Generale Pascuzzi, legato ai servizi segreti: egli è perennemente accompagnato dalla cagnetta Lara e da una diciottenne. Il PM Teresa Vinci, magistrato donna in carriera che vive la sua gravidanza con spiccato senso del dovere e il PM Felice, legato a lei sentimentalmente, spiccano nel mondo giudiziario rappresentato, nel quale l’autore fa cogliere il gioco sottile della competizione. Anche il rapporto con la stampa è finalizzato alla voglia di visibilità da parte dei rappresentanti del mondo della giustizia, perdendo così di vista il vero obiettivo che il giornalista dovrebbe avere e cioè quello di raccontare sempre la verità. La relatrice, inoltre, da giovane professionista, esprime la speranza che una corretta gestione della giustizia non prescinda mai dalla consapevolezza che solo esercitando il proprio ruolo professionale con onestà intellettuale e dirittura morale si può garantire ai cittadini il rispetto dei loro diritti. Per i giovani, allora, si potranno aprire nuove prospettive di inserimento nel tessuto lavorativo. Rocco Cosentino dopo aver ampiamente illustrato le motivazioni che lo hanno indotto a scrivere il suo secondo romanzo noir, ha risposto in maniera articolata a tutte le domande del foltissimo e attentissimo pubblico presente. La serata è stata allietata da interventi musicali eseguiti dall’ottimo Maestro Maria Francesca Esposito e dalla promettente allieva di violino del Conservatorio Chiara Ambesi e dalla lettura di alcuni brani del romanzo da parte della Presidente dell’ass. “Parallelo 38” Dott.ssa Emanuela D’Eugenio e dalla scrittrice Isabella Surace socia dell’ass. “Nuova Aracne”.
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