All’esito di una perquisizione effettuata presso un casolare sito in contrada Sterpone di Taurianova, i carabinieri del locale comando, della stazione di San Martino, unitamente ai Cacciatori dello Squadrone Eliportato di Vibo Valentia, traevano in arresto Salvatore e Marco Recupero, padre e figlio, ritenuti responsabili in concorso dei reati di coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente del tipo marijuana e furto aggravato di energia elettrica.
In particolare, la perquisizione consentiva di accertare la presenza di sostanza stupefacente all’interno del casolare e la presenza di una stanza sotterranea a cui si accedeva tramite una botola posta su una veranda.
Al suo interno i militari rinvenivano una serra composta da 49 piante del tipo canapa indiana in ottimo stato vegetativo dell’altezza media di 80 cm con annesso impianto di ventilazione, condizionatori e lampade alogene.
Il 16 luglio il GIP presso il Tribunale di Palmi convalidava l’arresto ed applicava la misura cautelare ad entrambi i Recupero.
Il Tribunale delle libertà di Reggio Calabria, adito dalla difesa, nel corso della camera di consiglio del 5 agosto u.s. ha ascoltato le ragioni del difensore, l’avvocato Girolamo Curti ed il successivo 8 luglio ha sciolto la riserva annullando l’ordinanza custodiale con riferimento alla posizione di Salvatore Recupero per i reati in materia di sostanza stupefacente, rimettendolo in libertà ed applicandogli la misura dell’obbligo di presentazione alla P.G. per le condotte di furto di energia elettrica.