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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 18 APRILE 2024

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Taurianova, quando tutto fa brodo, ma all’interno si trova un po’ di carne Un breve ma intenso dialogo con il Commissario Prefettizio, in una giornata dove oramai il senso della concretezza si era perso tra la nebbia

Taurianova, quando tutto fa brodo, ma all’interno si trova un po’ di carne Un breve ma intenso dialogo con il Commissario Prefettizio, in una giornata dove oramai il senso della concretezza si era perso tra la nebbia
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Certo è che la città di Taurianova è “assediata” da mille problematiche e che un debole impegno da parte di chi dovrà amministrarla, non avrà vita facile, anzi meglio non impegnarsi se qualora le intenzioni di indossare quella fascia solo per le processioni durante le feste patronali o per l’accensione di quel “’Mbitu”. Sarebbe solo ambizione da parvenza di vetrina neorealistica. O per porsi al centro dell’attenzione come una sorta di megalomane atteggiamento di un traguardo raggiunto con il beneficio del dubbio. E invece no, Taurianova, oggi, è colma di lamentele, una tavola imbandita composta da problemi atavici e mai risolti, di mal di pancia cronici perché i servizi non funzionano, perché ci sono strade colabrodo, ci sono problemi con la raccolta dei rifiuti e non c’è nemmeno la pazienza, ovvero, meglio, il buonsenso di comprendere alcune questioni. Siamo elefanti inventati in un mondo colmo di egoismi.
Abbiamo sempre pensato che un sindaco, anche il peggiore, è meglio di un commissariamento. L’abbiamo solo pensato, ma non nelle azioni. Eppure c’è stato un sindaco sfiduciato e ora invece c’è un commissario prefettizio che sta traghettando la città fino alle elezioni di primavera. E basta! Non c’è altro, non c’è nessuno, non c’è la politica che si impegna, che sbraita, che accusa, che difende la città. Né i protagonisti del rancore che hanno gonfiato le redazioni giornalistiche di elucubrazioni contro e non per la città. Sarò impopolare ma non si può accanire sempre contro senza mai essere propositivi perché in fondo alla fine del tunnel, rimane chi vive quotidianamente la realtà di una città. Una città bella, ma allo stesso tempo difficile, maledetta, martoriata, vittima di guerre fratricide e di lotte intestinali, perché in fondo è sempre l’egoismo a prevalere, mentre la morale è un orologio fermo all’anno zero.
Oggi sono stato al Comune e ho fatto un’interessante chiacchierata con il Commissario Prefettizio dott.ssa Antonia Surace, la quale oltre a essere disponibile (direi molto), l’ho notata anche interessata ai problemi della città. Ed è raro, lo dico senza paura di essere smentito, trovare dei commissari prefettizi che guardano con cura i particolari di una città nella gestione amministrativa straordinaria. E mentre stavo lì ad ascoltare alcune sue risposte in merito a delle mie precise richieste, pensavo a quando in quella poltrona domani si siederà il nuovo sindaco, quello che uscirà nelle urne di primavera. E se ci sarà davvero quella tanto sperata “Primavera”, se…ma visti gli orizzonti ci troviamo nel dubbio cartesiano.
Abbiamo parlato ad esempio del problema dei lavoratori AVR i quali non percepiscono ben quattro mensilità, del tavolo che ci sarà in Prefettura il 12 febbraio prossimo dove la stessa dott.ssa Surace sarà presente, prendendosi un serio impegno a risolvere la questione in maniera definitiva, ma con i tempi tecnici adeguati e secondo le modalità che ne usciranno da quell’incontro. La stessa ha garantito il suo impegno e che non prenderà la questione sottogamba in quanto gli stipendi saranno pagati. Perché in fondo, come la stessa ha evidenziato che il fatto di non percepire gli stipendi specie in famiglia monoreddito è mortificante. Ecco perché ha assicurato come priorità l’impegno per la risoluzione del problema e ne sono certo che a breve si vedrà lo spiraglio di luce tanto sofferto per dare quel “respiro” che gli operai AVR meritano. Visto l’immenso e lo straordinario lavoro che stanno facendo sul fronte della pulizia delle strade a tappeto, oltre alla raccolta dei rifiuti seppur con qualche problema che non dipende dall’Ente, e sarebbe cosa buona e giusta avere come cittadini la pazienza della tolleranza nonché della sopportazione nei riguardi degli operai, ponendo in evidenza un fattore fondamentale, stanno lavorando “gratis” da oltre quattro mesi (sic!).
Abbiamo affrontato la questione del busto danneggiato di Francesco Gemelli Careri, oramai quella piazza ne è priva da oltre due anni. E nonostante la politica e quel che ci hanno preceduto, la piazza è rimasta priva. Il Commissario si è subito attivato inviando una lettera all’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria per chiedere un eventuale restauro ed è in attesa una risposta in merito alla questione. Ma la richiesta quantomeno è stata inoltrata così come ha assicurato che il busto del navigatore è al sicuro in un luogo di proprietà comunale. L’importante è stato l’interesse concreto.
Dopodiché ci sarebbero delle perdite da riparare, questioni di strade colabrodo e visto che alcune riparazioni di mezzi meccanici sono stati eseguiti, compreso lo scavatore, da domani inizieranno dei lavori specie in quella zona dove è presente una sorta di fogna a cielo aperto già sollecitato nei giorni precedenti e altro ancora. C’è anche da considerare che a breve entreranno in servizio 30 unità di forza lavoro dai percettori di mobilità in deroga.
E infine, il Centro di Vaccinazione non si muoverà da Taurianova, adesso la palla è passata all’Asp di Reggio Calabria, ma siamo fiduciosi.
I problemi si stanno affrontando a prescindere dalla constatazione, dalla deplorevole constatazione che la politica, i politici, i fancazzisti e i pagnottisti di giornata, sono assenti e con i essi anche i pennacchi volati via e che saranno afferrati come aquiloni quando ci saranno le belle giornate primaverili. E forse, come ho avuto modo di dire, in quel contesto abbiamo a disposizione un’arma che è la più micidiale di tutti in quanto legittimata dalla democrazia, la matita.