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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Taurianova, Marafioti (Pd), “Biasi s’è barricato all’interno del suo castello, come un sovrano che teme i suoi stessi sudditi” "Da oggi in poi la discussione avverrà in altre sedi, con altri strumenti, certamente non si interrompe a causa di un capriccioso provvedimento"

Taurianova, Marafioti (Pd), “Biasi s’è barricato all’interno del suo castello, come un sovrano che teme i suoi stessi sudditi” "Da oggi in poi  la discussione avverrà in altre sedi, con altri strumenti, certamente non si interrompe a causa di un capriccioso provvedimento"

La decisione dell’amministrazione Biasi di eliminare la possibilità di presentare interpellanze o interrogazioni con risposta orale è ormai definitiva. Domani ci sarà il Consiglio Comunale, ed i punti all’ordine del giorno riguardano la mera approvazione di atti amministrativi che poco hanno a che fare con la cosa pubblica. Si tratta solo di mere prese d’atto la cui approvazione necessità delibera consiliare, per le quali sarebbe superfluo, oltre che inconcludente, discuterne l’oggetto, poiché privi di qualsivoglia utilità pubblica. É solo burocrazia. D’altronde é di questo che l’amministrazione s’è occupata finora. Eppure é ancora abbastanza fervido il ricordo della campagna elettorale, nella quale Biasi prometteva mare e monti dispensando sogni dalla forma di immaginifiche opere pubbliche.
Biasi, approfittando dell’ormai consueto silenzio/assenso dei suoi Consiglieri di maggioranza, ha modificato il Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, abrogando completamente le parti relative alle discussioni di eventuali problematiche poste in essere dalla minoranza. Da domani, quindi, non potrò più interpellare il Sindaco o la Giunta qualora riscontrassi una criticità nel mio paese. Ugualmente se un cittadino – o un gruppo di cittadini – tramite un Consigliere Comunale, volesse far presente al Sindaco una problematica d’interesse pubblico, da domani non sarà più suo diritto farlo.
Biasi s’è barricato all’interno del suo castello, come un sovrano che teme i suoi stessi sudditi.
É paradossale inoltre la difesa tentata dallo stesso Biasi quando si discusse in Consiglio in merito a tale proposta di modifica. Il Sindaco specificò che:” ogni Consigliere può presentare interpellanze o interrogazioni richiedendo la sola risposta SCRITTA , la quale avverrà nei limiti sanciti dal regolamento (20 giorni)”. Basterebbe soffermarsi un attimo per capire che quanto detto, nella pratica, non é assolutamente concepibile. Dunque, qualora domani volessi, per qualunque motivo, rendere edotto il sindaco di un problema, individuato magari il giorno stesso, del quale si richiede riscontro ed intervento, in che modo sarà possibile avere una risposta tempestiva? Devo aspettare 20 giorni per sapere, ad esempio, perché manca l’acqua a Taurianova? Devo attendere 20 giorni, ossia il tempo necessario agli uffici per scrivervi due parole, per sapere il motivo per cui ogni settimana intere aree del paese rimangono senza luce? Ed inoltre, semmai le mie eventuali interpellanze fossero più di una, ed il sindaco dopo i canonici 20 giorni, strategicamente, non desse risposta (come ha fatto in altre occasioni), o la stessa non fosse soddisfacente, dovrei aspettare il Consiglio Comunale successivo per avere finalmente uno straccio di risposta? E se così fosse, ed oltre le mie legittime richieste ci fossero anche quelle dei colleghi di minoranza, quante interpellanze sarà possibile discutere in 1 ora di tempo (ossia quanto stabilito dal regolamento)? La risposta é: una , forse due, per le altre si rinvierebbe la discussione al Consiglio successivo. Ed allora a che serve interpellare il Sindaco se questo, fra un rinvio e l’altro, può rispondere dopo 2/3 mesi. Detto ciò, é facile capire come tale pratica abbia solo effetti negativi. Rappresenta l’ennesimo goffo e presuntuoso tentativo di autotutelarsi. Goffo perché tale decisione non ha alcun motivo d’esistere, non solo poiché trattasi di azione antidemocratica e dispotica, ma anche perché illogica e ferraginosa, se applicata alla realtà dei fatti; presuntuoso perché non fa altro che sottolineare la volontà del Sindaco di non avere alcuna premura nei confronti dei suoi cittadini o di chi li rappresenta, ossia noi Consiglieri Comunali. Inoltre si evidenzia la chiara volontà dell’amministrazione di eliminare ogni possibile voce critica che possa in qualche modo scalfirne l’immagine pubblica.
Eppure, nonostante io stesso abbia più volte manifestato contrarietà al modus operandi di Biasi e co, ho sempre riconosciuto al Sindaco qualità oratorie tali da permettergli di reggere il dibattito, seppur con qualche defaillance di troppo. Perciò non mi sarei mai aspettato che lo stesso mi negasse la possibilità di dibattere ancora con lui in aula. Vorrà dire che da oggi in poi la discussione avverrà in altre sedi, con altri strumenti, certamente non si interrompe a causa di un capriccioso provvedimento.

Simone Marafioti
Capogruppo Partito Democratico