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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 24 APRILE 2024

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Taurianova: l’ufficio del giudice di pace al freddo ed al gelo

Taurianova: l’ufficio del giudice di pace al freddo ed al gelo

Cappotti, berretti e sciarpe: è questo l’equipaggiamento necessario per potersi sedere davanti alla scrivania. Così i dipendenti in servizio presso l’ufficio del Giudice di Pace di Taurianova sono costretti a lavorare

Taurianova: l’ufficio del giudice di pace al freddo ed al gelo

Cappotti, berretti e sciarpe: è questo l’equipaggiamento necessario per potersi sedere davanti alla scrivania. Così i dipendenti in servizio presso l’ufficio del Giudice di Pace di Taurianova sono costretti a lavorare

 

 

 

TAURIANOVA- Cappotti, berretti e sciarpe: è questo l’equipaggiamento necessario per potersi sedere davanti alla scrivania. Così i dipendenti in servizio presso l’ufficio del Giudice di Pace di Taurianova sono costretti a lavorare

e ciò dall’inizio dell’inverno ed anche in questi giorni, che la colonnina di mercurio è scesa in seguito all’ondata eccezionale di freddo e gelo che sta investendo anche la parte meridionale della penisola. L’ufficio pubblico è senza riscaldamento.
Il Riscaldamento dei locali dell’amministrazione è un servizio pubblico; sembra che tale concetto sia sconosciuto al Comune di Taurianova che, più volte invitato a provvedere, non abbia adottato alcun provvedimento in tal senso.

L’Ufficio del Giudice di Pace, sito al primo piano fuori terra di un edificio sito in Via F. Sofia Alessio, coperto da un lastrico solare completamente privo di ogni copertura impermeabile se non da grossi massi che, secondo una tecnica obsoleta, dovrebbe proteggere dal freddo e dal caldo. Ebbene, tale tecnica, che provoca lo sgretolamento del soffitto, come accade in tante parti dell’edificio medesimo, con ovvi rischi per i poveri dipendenti in servizio, non serve affatto a proteggere dal freddo né dal caldo. “E’ inammissibile lavorare in quelle condizioni” è la frase che più volte al giorno ripetono i dipendenti, costretti a restare col cappotto. Ci sono anche dei climatizzatori a pompa di calore, ma solo in alcune stanze (l’aula udienza, l’atrio e i bagni ne sono sprovvisti); i predetti non sono sufficienti anche perché, l’accensione contemporanea di tutti i climatizzatori provoca un sovraccarico di energia elettrica con conseguente distacco. “Abbiamo sollecitato numerosi interventi  ma non abbiamo avuto risposte. Il riscaldamento è solo uno dei tanti problemi di inefficienza della nostra sede”.