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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 MARZO 2024

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Taurianova, l’ex assessore Loprete suona la sveglia nella notte delle “colombe” mute "Noi, ragazzi di oggi, noi… Con tutto il mondo davanti a noi… Viviamo nel sogno di poi…"

Taurianova, l’ex assessore Loprete suona la sveglia nella notte delle “colombe” mute "Noi, ragazzi di oggi, noi… Con tutto il mondo davanti a noi… Viviamo nel sogno di poi…"

Consapevoli che viviamo in un’epoca di stile manzoniana dove proliferano i Don Abbondio e ahimè anche tanti (purtroppo) Conte Attilio, quello che ci stupisce di più è l’inerzia della politica locale nei riguardi di una maggioranza, guidata da quasi due anni dal sindaco Roy Biasi, in cui lo stesso, consapevole che non ha un’opposizione dura e incisiva (tranne qualche improvviso acquazzone prima dell’immediato sereno), dorme sonni beati e tranquilli, tra un carnevale estivo e un ferragosto natalizio godendo “dell’effimera” arte di un’opposizione quasi propensa alla rassegnazione o almeno a corrente semi-adrenalinica alternata.
Biasi nei fatti fa quello che vuole (sic!). Come lui anche i suoi componenti della giunta. Si inventano sensi unici stradali nel Rione Jatrinoli, prima con ordinanze complete e poi a “step”. E quando gli “step” saranno conclusi per entrare e/o uscire da Jatrinoli ci vorrà il navigatore satellitare e in casi estremi, l’ausilio del personale del “soccorso alpino”, ovvero quello preposto per andare alla ricerca delle persone scomparse, tra vicoli e stradelle rionali. E potremmo dilungarci ancora in altri ambiti, ma non vogliamo né lo faremo in quanto non è nostro compito sostituirci alla politica, specie quella istituzionale la quale ha ricevuto il voto dei cittadini per svolgere il proprio ruolo in seno al Consiglio Comunale, saremmo degli ingerenti scribacchini, irriguardosi e anche irriverenti nonché “scostumati”.
Ieri però, in una domenica quasi estiva, appare un post social di un ex assessore comunale durante il mandato di Fabio Scionti, Raffaele Loprete. Lo stesso scrive, a proposito dell’inaugurazione del complesso sportivo nella frazione di Amato, realtà positiva per la città, e inaugurato sabato scorso, come una città che “si avvicina allo stare insieme moderno e virtuoso”, rivendicando il merito di quel percorso, il quale “seme di questo nuovo processo di modernizzazione appartiene al lavoro svolto dal mio assessorato nella precedente amministrazione”, citando anche la delibera (n. 4/2019). Ma quello che più colpisce nelle parole dell’ex assessore comunale è il finale, “Resta forte il rammarico per la mancata rivendicazione da parte dell’attuale rappresentante istituzionale di quel partito politico che all’epoca, attraverso il sottoscritto, progettò e sostenne il nuovo corso del bene comune”.
Loprete non fa i nomi, ma il partito a cui si riferisce è il Partito Democratico di Taurianova e l’unico rappresentante istituzionale è il capogruppo in senso al Consiglio Comunale, Simone Marafioti.
Quelle parole in quel post rappresentano nei fatti lo spaccato, piaccia o no, di quel che è il ruolo di un’opposizione, specie di quella che ha perso le elezioni al ballottaggio e non solo, ma che ha preceduto questa amministrazione. La rivendicazione di ciò che è stato prodotto e che come ogni condizione amministrativa che si rispetti viene ereditato da chi ne prende il posto per finalizzare e/o migliorare tali contesti strutturali. Quando si brama “faremo un’opposizione costruttiva” non è altro che la massima espressione dell’ipocrisia politica. L’opposizione non è costruttiva né distruttiva (anzi ha più senso quest’ultima), l’opposizione è un modo, uno stato d’animo basato sui fatti e sulle circostanze sociali e politiche per essere contro anche duramente, implacabilmente e senza chiedere nulla in cambio. L’opposizione è, e dovrà essere moralmente e materialmente irricattabile.
Noi abbiamo assistito all’ultimo Consiglio Comunale, quello in cui è stato approvato il bilancio di previsione, in altri tempi, ancora quel consiglio comunale si stava svolgendo e non finire in meno di due ore (sic!).
È stato più noioso di un concerto di fiati, arpe e filarmoniche tra la nebbia agli irti colli. Dove le colombe non volerebbero nemmeno a pagamento. Simone Marafioti tirato in ballo da Loprete aveva le sembianze di un dandy bulgaro seduto in un bar a Oxford a bere una mistura fatta di tè, latte e birra rossa. Altri sembravano in attesa seduti attorno a un tavolo, di un Pastis accompagnato dai mostaccioli di Soriano Calabro.
Noi pensiamo che anche lo stesso Biasi si starà annoiando, questa situazione gli starà sicuramente stretta, più del suo abbigliamento style “restringi finchè puoi fino a soffocarmi”, uno stile new age nato a cavallo tra il secondo e il terzo millennio. Anche lui vorrebbe anzi, ne siamo certi che preferirebbe un’attività politica più frizzante, più movimentata e anche incazzosa. Da molto tempo non si vede un Biasi che gli escono le vene fuori dal collo, dalla scorsa consiliatura, suvvia… fatelo incazzare non siate timidi.
Una soluzione sarebbe quella di fare una federazione dell’opposizione in Consiglio Comunale, mettendo da parte ogni sigla politica e unire le forze, magari dando anche un nome, ad esempio “Vola, colomba bianca vola. Diglielo tu… Che tornerò…”. Federazione e non Associazione perché avete la tentazione di chiedere un contributo all’Amministrazione e poi non potete dire nulla perché giustamente Biasi avrà tutte le ragioni per dire, “Prima mi attaccate che sono cattivo e poi mi chiedete il contributo?”.
Che ne so, iniziare a rivendicare qualcosa o magari a criticare quello che si sta facendo, ad esempio la manifestazione “Taurianova Legge” e visto che è stata concepita in maniera itinerante, porre in essere alcune discriminazioni come mai non è stata prevista nessuna data il giovedì al mercato settimanale né negli altri giorni quando ci sono i mercatali, una volta definiti “sangiorgisi”. Visto che si sono utilizzati alcune location all’interno di esercizi commerciali per divulgare una manifestazione positiva perché quando si legge e si invita alla lettura è sempre cosa buona e giusta.
Nessuno che si impunti a parlare di quella sorta di protagonista da videogame come una sorta di (vicesindaco) Super Mario Bros locale il quale invade i social con selfie e “per dare il giusto decoro alla nostra meravigliosa città”, ma allo stesso tempo mostra la sua faccia (sic!). Ovunque lo trovi, in ogni dove sembra la reincarnazione dell’idraulico liquido, alcune massaie se lo sono trovate finanche dentro l’oblò della lavatrice (sic!).
Nessuno che si chiede come mai ai tempi di Scionti morivano piccioni per strada ed è da quasi due anni che non si vede più un piccione morto, ve lo siete chiesti che fine fanno e quale straordinario mistero scientifico sta causando questo evento da quando c’è Biasi al potere?
Sarebbero tanti gli argomenti da trattare, ma un passo alla volta e attenzione ai primi caldi…
(GiLar)