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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Taurianova, il Poliambulatorio, centro di grande efficienza sanitaria, va riqualificato al più presto Facciamo appello al Sindaco ed ai soggetti interessati affinché un patrimonio di professionalità sanitario ed amministrativo, il quale non ha mai smesso di funzionare, venga ristrutturato nei suoi locali per come merita

Taurianova, il Poliambulatorio, centro di grande efficienza sanitaria, va riqualificato al più presto Facciamo appello al Sindaco ed ai soggetti interessati affinché un patrimonio di professionalità sanitario ed amministrativo, il quale non ha mai smesso di funzionare, venga ristrutturato nei suoi locali per come merita

Adesso che la campagna elettorale è finita, c’è un sindaco della città eletto democraticamente dal popolo, è arrivato il momento di affrontare i veri problemi di Taurianova.
Dai palchi si è detto di tutto e di più, quasi come un film tra le scenografie di un neorealismo post moderno, ma alla fine quel che resta del giorno sono i problemi che permangono vivi i quali convivono con chi ci abita.
Consci del fatto che in materia di sanità la competenza non è del sindaco e della sua amministrazione, ma di un altro grado superiore a livello regionale, ma visto che in quei palchi si è vantata la presenza di esponenti di spicco in quanto componenti dell’esecutivo regionale, quale migliore occasione per iniziare un percorso di risanamento di una realtà strutturale come il Poliambulatorio di Taurianova?
Quella struttura efficiente, formata da professionisti preparati i quali rendono un servizio continuativo ed eccellente ai cittadini in materia di salute e che non si è mai fermata in tempi di Covid. Ma ha continuato ad effettuare le cosiddette “urgenze”, ha bisogno di una particolare attenzione, iniziando da un restyling strutturale. In poche parole va ristrutturata in quanto già dall’esterno presenta carenze ed anomalie strutturali oramai usurati dal tempo.
Eppure quando nel gennaio scorso, prima dell’emergenza pandemica ci fu un’inchiesta della guardia di finanza, denominata “Polo solitario”, quella struttura fu al centro dell’opinione pubblica, riflettori accesi e sipari alzati e ben in vista, poi appena le luci si spensero, tutto è rientrato nella normalità dell’oblio più infimo. Ora invece quelle luci dovranno essere nuovamente accese perché si tratta della salute dei cittadini, ma non per descrivere sempre le solite notizie di cronaca, ma per riconoscere la grande professionalità dei medici, del personale infermieristico e degli impiegati amministrativi che ogni giorno con immensi sacrifici, anche in tempi di coronavirus, hanno e stanno rischiando per dare un servizio medico ai cittadini bisognosi di cure sanitarie. Tutti dotati di grande professionalità e di immenso spirito di servizio.
Il termine “Polo solitario” sembra essere ancora in auge in quella struttura, ma non dal punto di vista giudiziario, ma da quello dell’abbandono da parte delle istituzioni i quali non comprendono che quella è una struttura fondamentale per il territorio e soprattutto un punto di riferimento della Piana, visto che i servizi. Dall’inizio dell’emergenza Covid sono stati elargiti dal Poliambulatorio taurianovese e dal “Morelli” di Reggio Calabria in tutta la provincia. Alcune criticità sono ad esempio la carenza di personale come nel Cup, il centro di prenotazione visite dove un solo operatore deve smaltire il lavoro di almeno tre persone, quelle che originariamente erano in quel servizio prima che andassero in pensione. E di altre figure che sono venute a mancare, facendo aumentare il carico di lavoro a chi è rimasto. Tra le altre cose, il Poliambulatorio di Taurianova è stato il primo ad effettuare il servizio normale con le prenotazioni per le visite ambulatoriali presso i medici specialisti. Cosa, quest’ultima, non di poco conto.
Quanto potrà durare tutto questo in termini di sacrifici? C’è la questione dispositivi di protezione individuali carenti, fondamentali in un contesto emergenziale. E ci sarebbero tantissime altre questioni per le quali varrebbe la pena approfondire e che purtroppo mancano, i sacrifici ci potrebbero stare, ma anche le condizioni per farli, sono fondamentali soprattutto per dare un servizio per un diritto sancito dalla Costituzione.
Ora che il sindaco è stato anche proclamato ed ha come da lui affermato pubblicamente, la possibilità non solo di porre in essere quello che ha promesso, ma soprattutto di interloquire con i vertici dell’esecutivo regionale, faccia in modo che quella struttura, una delle poche rimaste, sia un fiore all’occhiello della città, così come lo è il Centro Dialisi, il Centro di Salute Mentale e altre poche strutture rimaste. Le professionalità ci sono tutte, i medici sono eccellenti, il personale sanitario impeccabile, quello amministrativo sempre al servizio del cittadino, facciamo che anche la struttura che li ospiti sia all’altezza della loro professionalità.
Ovviamente, l’appello è anche rivolto all’Asp reggina ed ai suoi responsabili affinché si propongono come intermediari alla questione perché quello che funziona non dev’essere mai disperso nel tempo né abbandonato dalla memoria.
(GiLar)