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Taurianova, il Pd augura buon Natale alla città

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Il partito Democratico nell’augurare ai cittadini di Taurianova un Buon Natale, e un 2016 di crescita economica e tranquillità sociale, ritiene che la nostra la nostra città – con l’elezione del Sindaco, la nomina della giunta e l’insediamento del nuovo consiglio comunale, sia tornata alla normalità dopo un periodo di vuoto istituzionale e democratico. E’un paese che vuole dirigersi verso il futuro, accantonare un passato di lacerazioni e devastazioni, e cogliere oggi la sfida del cambiamento culturale e sociale, la crescita economica di una comunità che ha bisogno di governo, e tanta politica responsabile.
In questo quadro di riferimento spetta al consiglio comunale alzare il livello del confronto democratico, contribuire alla qualità del dibattito politico di cui il nostro paese sente un gran bisogno. L’auspicio è di tenere alto il ruolo e la passione politica nel rispetto di tutte le rappresentanze presenti nel consiglio comunale – le quali solo attraverso la discussione sul merito delle questioni possono rendere un servizio alla città. Tuttavia, nel primo consiglio comunale, le argomentazioni di una parte della minoranza ci sono apparse strumentali, con un atteggiamento esagitato e fuori luogo, da melina calcistica, soprattutto sul punto di una inesistente incompatibilità di un nostro consigliere. Nello stesso tempo, il prolungato chiasso da campagna elettorale su presunti brogli, e il continuo evocare la Procura della Repubblica, è il prodotto di chi vuole offendere la Democrazia rappresentativa e il libero voto espresso dai cittadini. Il PD ritiene che – il nervosismo e la rabbia dimostrata nel consiglio comunale dal leader –innamorati di Taurianova, hanno avuto solo l’effetto contrario di disinnamoramento dei cittadini presenti nei suoi confronti, e il vano tentativo di trasformare l’aula in tribunale da “un giorno in Pretura” è solo legato alla cattiva digestione della sconfitta elettorale. La campagna elettorale è finita da un pezzo, e il lungo percorso amministrativo sarà difficile da affrontare per le macerie lasciate dalle precedenti gestioni comprese quelle commissariali, e la nuova maggioranza di governo ha la capacità, l’euforia e la responsabilità per amministrare un territorio pieno di problemi. Le questioni vanno affrontati subito, essi si riconducono a una prima fase di gestione ordinaria che servirà a riscoprire il senso civico del bene comune – decoro urbano, ottimizzazione dei servizi essenziali come l’acqua e la pulizia delle strade, la scuola e la crescita culturale, le politiche giovanili – temi che la giunta Scionti fin dai primi giorni ha trattato con grande determinazione.
Un capitolo a parte merita il rafforzamento della macchina burocratica e l’organizzazione degli apparati amministrativi che rappresentano il polmone della pubblica amministrazione. E’ fondamentale riaffermare competenze e responsabilità, tra programmazione degli obiettivi e destinazione delle risorse da parte della Giunta, e gestione degli obiettivi programmati, in tal senso il documento di programmazione (PEG) sarà una tappa importante.
La seconda fase di programmazione di lungo periodo – come più volte ricordato dal Sindaco – sarà improntata sui cambiamenti strutturali legati all’idea e al modello di una città vivibile e partecipata. Un progetto politico della coalizione Taurianova cambia ampiamente discusso durante la campagna elettorale – ora si dovrà trasformare in programma operativo per i prossimi cinque anni di amministrazione, con una visione di comunità senza distinzioni tra centro e frazioni. Il metodo della partecipazione sarà la stella polare di un nuovo modello di governo della cosa pubblica – l’ascolto dei cittadini, dei soggetti economici e professionali, della consulta delle associazioni e del volontariato saranno le buone pratiche di coinvolgimento attivo della comunità. Una prima scadenza sarà l’appuntamento con il PSC, strategico per lo sviluppo economico della nostra città, e tanti sono i punti di debolezza del territorio comunale taurianovese quali il dissesto idrogeologico, il centro storico abbandonato, le attività artigianali non valorizzate, quelle agricole senza servizi. Una grande sfida di portata strategica per la nuova amministrazione che si svilupperà sulla capacità di avviare un piano d’infrastrutture materiali e immateriali – programmi operativi, progetti virtuosi, e risorse della programmazione Europea attraverso una fitta rete di rapporti con la costituenda città metropolitana, la regione e il Governo nazionale. L’agenda 2016 sarà fitta e difficile, siamo pronti a vincere la scommessa del cambiamento e della crescita economica per la nostra città.