Taurianova, ieri il primo Consiglio comunale
redazione | Il 17, Giu 2011
Duri gli attacchi dell’opposizione
di TERESA COSMANO
Dichiarazione di voto Leva e Pileggi
Taurianova, ieri il primo Consiglio comunale
Duri gli attacchi dell’opposizione
Si è svolto ieri, in una sala consiliare gremita, il primo consiglio comunale di Taurianova, dopo le elezioni amministrative del 15 e 16 maggio scorsi, che hanno decretato Domenico Romeo, ancora una volta, alla guida della città dopo i due anni di commissariamento prefettizio. Un consiglio in cui non sono certo mancati gli interventi al vetriolo, da parte dei consiglieri di opposizione.
Prima ancora che si cominciasse con i lavori, è stata Loredana Pileggi (Pdl), presidente pro tempore del Consiglio, ad affondare il primo colpo, affermando che, a suo avviso, quella di Romeo «non sarà un’amministrazione duratura. Spero per il bene della mia città di sbagliarmi». Il primo punto all’ordine del giorno ha quindi riguardato la convalida dei consiglieri eletti, che ha visto i capigruppo dell’opposizione Francesco Leva e Giuseppe Rigoli votare contro.
Il primo motivando che «l’attuale maggioranza amministrativa, oltre a derivare da un’inosservanza dell’attuale volontà legislativa, è indecorosa e deplorevole agli occhi dell’intera nazione. Infatti, sia la candidatura sia la successiva elezione del sindaco Romeo, destinatario solo due anni fa di un provvedimento di scioglimento per infiltrazioni mafiose, umilia fortemente le Istituzioni dello Stato. Ciò che è avvenuto a Taurianova è il chiaro segnale che il commissariamento degli ultimi due anni, non è bastato a far maturare, in una parte della società locale, la cultura della legalità»; il secondo affermando che «riavere Romeo, sindaco di Taurianova, rappresenta una stonatura per l’etica politica. Non può essere taciuto infatti che abbiamo un sindaco sciolto per condizionamento mafioso e ad oggi, ci ritroviamo con una spada di Damocle che ci pende sul capo. La nostra città ha bisogno di ritrovare l’armonia politica senza ombre che possano portare ad altri scioglimenti o commissariamenti». Rivolgendosi alla maggioranza, Rigoli ha continuato dicendo: «vi invito a riflettere, perché qualora si verificasse un nuovo scioglimento, sappiate che la responsabilità è unicamente vostra».
Diversa la posizione di Salvatore Zucco, che ha invece votato a favore, affermando di voler portare avanti un’opposizione «seria, attenta, dura se necessario e soprattutto costruttiva, affinché si possa migliorare insieme, il tessuto sociale, culturale ed economico della nostra città».
A difendere Romeo ci ha pensato Ninì Crea (Udc), il quale ha precisato che «il nostro sindaco era ed è pulito. Nel suo primo mandato ha trovato il comune in condizioni disastrose, perché Biasi e company, l’hanno ridotto ai minimi termini e sommerso di debiti. Nella nostra coalizione – ha concluso – non c’è nessun mafioso, noi vogliamo solo lavorare con il massimo impegno». Dopo aver incassato in silenzio tutti i colpi, anche Mimmo Romeo ha preso la parola, e rivolgendosi principalmente a Leva, lo ha invitato a rileggersi «per bene tutte le carte, perché sì, la mia amministrazione è vero che è stata sciolta, però si è arrivati allo scioglimento per due “creature”, che si chiamano Gioseta e Fons Nova, che non sono certo opera mia, bensì di chi c’era prima di me (Biasi ndr)».
Rivolgendosi a Rigoli invece, il sindaco ha precisato che «evidentemente non si prende in considerazione il voto espresso dai cittadini. Il consiglio che vi do – ha concluso – è quello di cercare, ognuno con i propri ruoli, di far crescere la città, senza arrampicarsi sugli specchi, perché io non sono né un mafioso né un delinquente». A questo punto si è passato all’elezione del presidente e del vicepresidente del Consiglio. Come già si sapeva da tempo, il ruolo di presidente è stato affidato a Ninì Crea, mentre quello di vice, ad Antonino Cutrì (Ulc). «Sento il compito affidatomi – ha sottolineato Crea – come un impegno serio, equilibrato, attento e diligente, con la più totale disponibilità all’ascolto».
Subito dopo è stata la volta del giuramento di Romeo, che nel suo discorso ha precisato di voler essere il sindaco di tutti, «disponibile a discutere con l’opposizione, alla quale chiedo un confronto leale e non ostacolato da chiusure personali. Mi impegno fin da adesso a servire il paese con trasparenza e legalità». Hanno poi preso la parola, per augurare buon lavoro al sindaco, i capigruppo di Udc, Ulc e Mdr, rispettivamente Giuseppe Tassone, Selene Asciutto e Domenica Lombardo, cui è seguita l’ufficializzazione delle nomine di Roberto Bellantone a vicesindaco e degli assessori Salvatore Siclari (Ulc), Rocco Coluccio (Mdr) e Raffaele Sofia (Udc).
La prima seduta consiliare si è quindi conclusa con l’elezione della Commissione elettorale, che ha visto nominati quali membri effettivi Giuseppe Laface (Udc) e Domenica Lombardo per la maggioranza e Loredana Pileggi per la minoranza. Supplenti invece saranno Giuseppe Rigoli (minoranza), Giuseppa Startari e Giuseppe Tassone (maggioranza).
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