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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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“Taurianova è diventato un paese morto, si ritrovi l’orgoglio per ricostruire il tempo roseo che fu” Il chirurgo estetico Mimmo Amuso compie un excursus storico sulla sua città natale analizzando i bei tempi che furono e la disfatta che sembra accompagnare la città negli ultimi tempi, culminata con la perdita della reggenza del “Gemelli Careri”

“Taurianova è diventato un paese morto, si ritrovi l’orgoglio per ricostruire il tempo roseo che fu” Il chirurgo estetico Mimmo Amuso compie un excursus storico sulla sua città natale analizzando i bei tempi che furono e la disfatta che sembra accompagnare la città negli ultimi tempi, culminata con la perdita della reggenza del “Gemelli Careri”
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Taurianova… il mio paese, non solo un luogo da curare, più integralmente un luogo di cui prendersi cura.
Il mio paese è malato, ormai lontanissimo dallo splendore degli anni 70, tempo in cui brillava ed era esempio funzionale.
Ormai luogo di dubbi, incertezze,difficoltà, distorsioni, dinamiche non riconducibili completamente alla legalità.
Taurianova è cambiata, molti non se ne sono accorti o forse rifiutano di accorgersi, intanto, il ( mio) paese sta andando alla deriva, questo colpisce nel profondo, stimolando una riflessione in tutti quei cittadini che amano Taurianova e sono tanti.
E’ vero che le malattie non sempre guaribili, molto spesso hanno esiti invalidanti, mettono in discussione la responsabilità di una società nel non lasciare ai margini chi non è produttivo, chi fa fatica e soffre.
Ma Taurianova prescindendo da tutto di fronte alla gente e per la gente, nel suo essere da sempre ha un’etica della responsabilità che non può tirarsi indietro dinanzi a una definizione di persona che va accolta a prescindere da qualunque considerazione, anche solo per il suo valore ontologico che ci spinge a riconoscere nell’altro noi stessi.
Un’idea sociale che passi dal semplice stare insieme a quella di essere per l’altro, implicante quindi il dovere pedagogico di trasmettere alle future generazioni una costruzione identitaria che coinvolge gli altri, che reciprocamente invita tutti alla responsabilità di favorire il dialogo e l’accoglienza.
Spettacolare è l’ospitalità Taurianovese, implicito, quasi in ogni cittadino di Taurianova, il senso del dono (dal latino hostis).
A Taurianova, il primo ospite non può che essere la persona, nella sua integrità e nella centralità del suo ruolo.
L’incontro con l’altro si sviluppa con l’assoluta rinuncia ai propri egoismi per far spazio a punti di vista diversi, al riconoscimento di bisogni e istanze differenti , suscitando così un’idea di comunità nella quale convergono risposte comuni di benessere e realizzazione personale.
Per tutto questo Taurianova ……. Curato dalle malattie ……..risorgerà.

E’ stato un centro florido e rigoglioso…. poi il decadimento, come recita Wikipedia, Taurianova, situata su un terrazzo alluvionale ai piedi della dorsale che salda le serre all’Aspromonte.
La città, è situata a 210 m s.l.m., nella parte più meridionale della piana di Gioia Tauro, a circa 15 chilometri dal mare, 6 chilometri dalla montagna e a 800 metri dal corso d’acqua più vicino, il torrente Razzà.
Il clima è mediterraneo, con una temperatura media annua superiore ai 17 °C.
Tutto lascia presupporre ad un posto dove vivere tranquillamente e poter costruire degnamente la propria vita…..ma venti umidi d’occidente, talora intervallati dallo scirocco portano malasorte e drammatica apatia.
Da quando il paese è nato, ufficialmente nel 1928, furono costruite decine e decine di infrastrutture, diventando negli anni 70 il comune di riferimento della piana di Gioia Tauro, un miracolo costruito da persone che hanno amato il loro paese.
Il miracolo ebbe vita breve, grazie a degli avvoltoi che dagli anni 90 incominciarono a scendere in campo.
In poco tempo si distrusse tutto quello che si era costruito, da quel momento in poi l’economia del paese iniziò a decrescere.
Economia portante di quel periodo era data anche dalle infrastrutture esistenti costruite e organizzate con tanta fatica e in tanti anni di sacrifici. Tutto questo venne messo in ginocchio da una politica selvaggia capace di svendere Taurianova a individui senza scrupoli, e di ciò bisogna ringraziare gli amministratori di questi anni.
Oggi il “nostro” è diventato un paese morto, infatti ci ritroviamo una città agonica, in stato di abbandono, vie chiuse e case in pericolo di frana.
Negli anni che sono passati, molti individui da pulpiti oratori, hanno promesso l’impegno personale per risolvere i problemi della città, per quello che si è potuto vedere , nulla è successo, anzi, tutto è successo ma in negativo.
Cosa pensare…promesse che durano quanto il tempo di una campagna elettorale, forse perché c’è qualcuno al quale fa piacere che tutto resti così com’ è.
Taurianova era un paese pieno di vita, ma da un po’ di tempo questo luogo si è svuotato, non è più quello di una volta!
Una lunga decadenza: politica, culturale, artistica, demografica. Dopo i favolosi anni 60-70 il vuoto toccando il culmine nello scioglimento del comune per ben 3 volte con l’assurda accusa, di comune mafioso, l’unico paese che nonostante tutto, non ha mai avuto un solo indagato e mai una condanna (forse perché c’è qualcuno al quale fa piacere che tutto resti così com’ è).
La devastazione e lo scempio taurianovese continua perché dopo che la città sia stata scippata di ogni infrastruttura esistente con scelte che fanno discutere da ogni lato si guardino……si arriva all’ultimo grande furto coperto da postille burocratiche che fanno vomitare……L’Istituto Tecnico e per Geometri Gemelli Careri…… come si domanda l’amico Antonio Marziale ed io con lui, ma credo che molte altre persone che hanno frequentato la scuola, come può l’Istituto essere retrocesso ad aggregato? L’istituto è uno dei più capienti e moderni del territorio perchè la decisione a degradarlo.. (forse perché c’è qualcuno al quale fa piacere che tutto resti così com’ è ).
Taurianova deve trovare la forza con la sua gente di eliminare (forse perché c’è qualcuno al quale fa piacere che tutto resti così com’ è) perché si sta estinguendo a prescindere da tutto quello di cui è stata spogliata, ma essere governati da commissari, porta a miseria, il paese e la sua gente hanno l’obbligo di ritrovare l’orgoglio e la voglia di difendere e ricostruire il tempo roseo che fu.

Mimmo Amuso