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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Taurianova, convegno sui confini tra garanzie e giustizia Il Partito Radicale e le otto firme per la libertà

Taurianova, convegno sui confini tra garanzie e giustizia Il Partito Radicale e le otto firme per la libertà
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Diritti umani e garanzie per tutti, è stato il motto dell’evento organizzato da Approdo News e il Partito Radicale che ha visto la presenza di alcuni esponenti di spicco dei Radicali, come Rita Bernardini e Sergio D’Elia. Un dibattito a cuore  aperto che ha affrontato i molteplici temi della situazione carceraria, dei problemi a essa connessi, di quelli che sono le “garanzie dei detenuti”, così come ha anche esordito il noto penalista della Camera penale di Palmi, Antonino Napoli, introducendo e districandosi un’articolata disamina su quelli che sono i compiti di un legale quando difende un imputato per garantire i diritti fondamentali della Costituzione, e che la difesa è solo ed esclusivamente per tali condizioni, e se qualora fosse accertata la colpevolezza, è giusto che essa venga scontata.

È stato un articolato convegno in cui la presenza era d’obbligo anche e soprattutto per capire le esperienze che si maturano quando si svolgono attività, anche dentro gli istituti di detenzione che i Radicali attuano da tempo, così come è nella loro storia politica sin dai tempi di Marco Pannella.

Il dibattito svoltosi nella sede dell’ex palazzo municipale, ha tracciato un ampio programma di riflessione che va dai casi di malagiustizia, menzionati e approfonditi con preoccupante considerazione da Rita Bernardini fino all’intervento di Sergio D’Elia che parla di una “coltre molto spessa di omertà da parte dello Stato”, sulla questione numeri “coperti”, di quanti soggetti erano sotto l’azione penale del “41Bis”, ovvero del carcere duro che di solito viene applicato agli esponenti della criminalità mafiosa e che attraverso il “mandato ispettivo” che compete ai deputati, andando in giro per le carceri italiane, ne hanno costruito una mappa di quasi 650 detenuti nel carcere duro e da lì è uscito poi un libro. Interessante anche l’intervento dell’avvocato Giampaolo Catanzariti che ha parlato di “confini di garanzia” compromessi, e una condizione così minata da questo punto di vista, impedisce “prospettive rosee” di convivenza in quanto “il processo democratico è svilito”. L’altra esponente dei Radicali Elisabetta Presutti ha parlato di quanto sia necessaria una riforma del sistema di informazione italiana, proponendo la “privatizzazione dei Rai” per evitare “lottizzazioni partitocratiche”. E che grazie alle loro attività di presenza in diversi territori si è scoperto che “esiste uno Stato che vive in un binario parallelo” tra quello che accade e quello che viene fatto vedere. Poi si sono illustrati le otto proposte di legge che i Radicali si stanno battendo affinché vengano approvate, utilizzando uno spot provocatorio, “8 firme contro il regime”.

Le otto proposte di legge vanno dalle condizioni di “amnistia e indulto”, la revisione delle informazioni sulle interdittive antimafia, gli scioglimenti dei consigli comunali, alla modifica della legge elettorale del Parlamento italiano, introducendo l’uninominale, oltre alla riforma dell’elezione dei membri italiani al parlamento europeo, passando per la riforma dell’ergastolo ostativo e del 4Bis con l’abolizione dell’isolamento diurno. E dove per tali proposte, c’è una serrata e impegnativa raccolta delle firme. Il dibattito è stato presieduto da Luigi Mamone nella doppia veste di giornalista e avvocato ed è stato ripreso da Radio Radicale.

(GL)