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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Tasse salate al comune di Reggio, in arrivo il canone idrico. L’allarme della Giovane Italia

“L’ultima delibera in materia dell’ex triade commissariale del Comune di Reggio, ha sancito la levitazione del tributo, e la sua imminente scadenza rappresenta una clava per i contribuenti della città interessati in queste ore da altri pagamenti, anch’essi soggetti a rialzi, come quelli che riguardano il settore scolastico ed universitario”

Tasse salate al comune di Reggio, in arrivo il canone idrico. L’allarme della Giovane Italia

“L’ultima delibera in materia dell’ex triade commissariale del Comune di Reggio, ha sancito la levitazione del tributo, e la sua imminente scadenza rappresenta una clava per i contribuenti della città interessati in queste ore da altri pagamenti, anch’essi soggetti a rialzi, come quelli che riguardano il settore scolastico ed universitario”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Calma e sangue freddo. Per i reggini non è facile mantenerli in questi giorni considerata la nuova sciagura che sta per abbattersi per le loro tasche. Dopo la Tares, tassa tanto iniqua quanto fuori luogo considerati gli scadenti target di efficienza dei servizi di raccolta dell’immondizia e della manutenzione stradale, è in arrivo un’altra salatissima bolletta, quella del canone idrico. Per quest’ultima l’aumento è stimato tra il 130 ed il 150%. L’ultima delibera in materia dell’ex triade commissariale del Comune di Reggio, infatti, ha sancito la levitazione del tributo, e la sua imminente scadenza rappresenta una clava per i contribuenti della città interessati in queste ore da altri pagamenti, anch’essi soggetti a rialzi, come quelli che riguardano il settore scolastico ed universitario. Insomma un periodo nero per le famiglie che, in media (considerando almeno quattro componenti), dovranno sborsare solo per il canone d’acqua ben 600,00 euro. Ma oltre al danno la beffa: già perché come la Tares, questa si presenta assolutamente come arbitraria, poiché al suo pagamento non si dà seguito, o avviene solo in parte, al servizio dovuto. Dal centro alle periferie sono tantissime le zone in cui l’acqua non si presenta come potabile, senza considerare le più sfortunate che non vedono per nulla erogato il prezioso liquido, o devono attendere alcune ore della giornata per poter compiere dei gesti per molti scontati ma che diventano sempre più delle vere e proprie acrobazie: dalla pulizia personale al lavaggio di indumenti. La fornitura a singhiozzo dell’acqua costringe poi i più a ricorrere a strumenti per nulla economici per godere del bene primario, quali cisterne o autoclavi, facendo così aumentare ulteriormente le spese delle famiglie.
Lungi dal voler assegnare alcuna responsabilità all’attuale amministrazione controllata del Comune di Reggio della grave situazione illustrata, così come voler sottovalutare la difficoltosa crisi di liquidità che interessa buona parte dell’Italia. Questo però non giustifica l’eccessivo incremento del canone idrico, che va al più presto ritoccato. L’auspicio, dunque, è che i Commissari reggini rivedano il tributo con le rate di saldo; in alternativa l’unica soluzione, per i motivi su esposti, non potrà che essere quella di intraprendere una class action per tutelare gli interessi di tutti i residenti reggini.

Luigi Amato
Presidente Provinciale Giovane Italia Reggio Calabria