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Tares: la tassa della vergogna

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Cittadini taurianovesi in preda al panico (economico e non solo)

Tares: la tassa della vergogna

Cittadini taurianovesi in preda al panico (economico e non solo)

 

 

 

 

Cercando sempre di sensibilizzare le questioni che riguardano l’interesse della collettività, abbiamo sempre posto in essere, seppur con crudeltà e durezza, ogni argomento che potesse avere un seguito o un risvolto positivo. Una voce che se gridata ad alta voce, avesse in se il dono del contrasto all’ingiustizia ed al non convivenza civile.
Sì è vero, siamo stati crudi, siamo stati efferati e cinici nel voler pubblicare a tutti i costi una foto di un cavallo morto nella sua integrità nei suoi orrori di animale lasciato in mezzo ad una strada senza una degna e dignitosa soluzione.
Adesso, affrontiamo un altro discorso che ha in se una seria “crudeltà”. Ma fa parte di quelle cose crudeli che toccano il quieto vivere e minano fortemente le già compromesse precarietà economiche dei cittadini di Taurianova. Stiamo parlando della Tares (Tassa comunale sui rifiuti e sui servizi), recapitata in questi giorni come “regalo di Natale” a tutti i cittadini taurianovesi. Nel bel mezzo di una debacle della raccolta della spazzatura, dove la sua presenza si avverte sia fisicamente che “profumatamente” nelle strade della città. Una tassa della vergogna.
Sì la vergogna, quella di chi pretende che venga pagata nonostante i servizi sono stati carenti; nonostante si vive in una città che ha come muro perimetrale quello, quasi a confine con la metafora di un cimitero.
Ma la cosa che accentua la vergogna e la crudeltà, sono gli importi e le modalità di tali condizioni. Importi quasi da ladrocinio, gente disperata che non sa come pagarla. Arriva silenziosamente per posta prioritaria, e molte volte nemmeno (fortunatamente) arriva a destinazione. Molti, vivaddio, non l’hanno ancora ricevuta. Altrimenti questo avvento di Natale gli sarebbe andato già di traverso, così come è andato a chi l’ha ricevuta.
Sono arrivati diverse proteste, ne citiamo alcune, come ad esempio, un’immobile di circa cento mq con un abitante, paga circa 300euro (sic!). Ma quanta cazzarola di spazzatura consuma questo abitante? Forse avranno conteggiato anche i bisogni delle mosche e delle zanzare per metro quadrato? Oppure, un’abitazione di 90 mq, con una disabile in casa (soggetta a riduzione per legge), con due abitanti, una tassa di circa 330 euro (sic!).
L’avviso di pagamento è arrivato ad alcuni il 15 dicembre, ad altri il 16 dello stesso mese, con scadenza proprio il giorno del ricevimento. Nelle diciture del calcolo della tassa si legge, oltre alle caratteristiche abitative, i tassi applicati che vanno da una “Quota fissa e Quota variabile” combacianti con cifre stellari, comprensibili solo a pochi. Oltre ad una voce che aumenta la tassa denominata “Maggiorazione”….ma siete pazzi??? Cari Commissari, anzi tolgo il “cari”, siete pazzi (e basta)?
Non vorremmo alberare le coscienze dicendo di fare una “rivoluzione delle tasse”, ossia non pagarle per nulla, né invitare a tale omissione, però vi rendete conto che facendo così soffocate l’economia di una città e la sua rinascita, appunto, economica? Vi rendete conto che così non si piò più andare avanti?
Pensiamo che la colpa non sia solo dei commissari prefettizi ma anche di chi li ha preceduti, perché se la nostra memoria non ci inganna, quando pensiamo che mesi addietro l’ex sindaco Romeo (poi sciolto per mafia), abbia acceduto al cosiddetto “Fondo di rotazione”, e quindi impedire la dichiarazione del dissesto economico, e quindi ha fatto balzare alle stelle tutte le aliquote e quindi, il conseguente aumento delle tasse. E quindi, infine, una sonora mazzata alle tasche dei cittadini. Non sarebbe stato meglio dichiararlo quel dissesto, invece che ritrovarci nella merda così?
Che brutta situazione, e che situazione vergognosa, fatta di avventurieri e di “ripulitori”, che alla fine il bene di questa città dovrebbe solo essere chiesta e implorata verso chi sta lassù, solo Iddio potrà salvare questo paese, semmai non si sarà dimenticato di lui. Cosa molto probabile.
Gentili commissari, cosa occorre fare per porre rimedio a questa tassa della vergogna? Cosa si potrebbe fare per dire basta a delle vessazioni umane, sociali ed economiche che questo paese sta affrontando da diversi anni? Trovate una soluzione, ma che si nel reale interesse di tutti, altrimenti, eh sì, altrimenti, ritornatevene da dove siete venuti. (gl)

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