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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Tar dispone messa in sicurezza discarica Casignana Paolo Parentela (M5s): "Consegnare alla giustizia i responsabili di questo disastro ambientale"

Tar dispone messa in sicurezza discarica Casignana Paolo Parentela (M5s): "Consegnare alla giustizia i responsabili di questo disastro ambientale"
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«Finalmente la giustizia amministrativa ha disposto la bonifica e la messa in sicurezza della discarica di Casignana (RC), ora è tempo di concludere le indagini e consegnare alla giustizia i responsabili di questo disastro ambientale». È quanto afferma il deputato M5s Paolo Parentela, che aggiunge: «La discarica è stata oggetto di due interrogazioni parlamentari e di un esposto alla magistratura da parte del sottoscritto. Addirittura la prima interrogazione è arrivata ad aprile 2015, molto prima che il nubifragio del novembre scorso causasse la rottura delle vasche e la conseguente emergenza dovuta allo sversamento del percolato nelle falde circostanti. La politica ha la colpa di aver taciuto su un disastro che si sarebbe potuto evitare e che con la sentenza di ieri il Tar ha confermato, ordinando la bonifica della discarica».

Il Cinque Stelle continua: «Ora Regione Calabria e Comune di Casignana si affrettino per completare in tempi brevi la bonifica del sito. I territori limitrofi alla discarica stanno continuando a subire i danni di questa vera e propria bomba ecologica. Bene ha fatto il Tar a correre ai ripari, ma ora si affrettino i tempi per impedire che i danni provocati dallo sversamento di percolato divengano irrimediabili».

«Da sempre – conclude Parentela – teniamo gli occhi puntati sulle vicende che riguardano la salute ambientale del territorio calabrese. La discarica di Casignana è soltanto uno dei molteplici esempi dei danni provocati dal lassismo della politica, che ha deturpato il territorio lasciando morte e distruzione sia a causa dell’incapacità che per garantire ai propri amici un pesante tornaconto di carattere economico. Il nuovo piano rifiuti della Regione Calabria, bocciato da Legambiente, non fa altro che aumentare i rischi di ulteriori danni ambientali nella nostra regione».