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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 15 OTTOBRE 2024

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Talarico, consegnerà una borsa di studio a Denise Cosco

Talarico, consegnerà una borsa di studio a Denise Cosco

| Il 08, Feb 2011

Giovedì prossimo, 10 febbraio alle ore 11.00, il presidente del Consiglio regionale,  consegnerà in favore di Denise Cosco, la borsa di studio della Presidenza dell’Assemblea, intitolata a Luigi Rende, guardia giurata caduta eroicamente a Reggio Calabria, il primo agosto del 2007, nel tentativo di sventare una rapina

Talarico, consegnerà una borsa di studio a Denise Cosco 

Giovedì prossimo, 10 febbraio alle ore 11.00, il presidente del Consiglio regionale,  consegnerà in favore di Denise Cosco, la borsa di studio della Presidenza dell’Assemblea, intitolata a Luigi Rende, guardia giurata caduta eroicamente a Reggio Calabria, il primo agosto del 2007, nel tentativo di sventare una rapina

 

 

REGGIO CALABRIA – Giovedì prossimo, 10 febbraio alle ore 11.00, il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, consegnerà in favore di Denise Cosco, la borsa di studio della Presidenza dell’Assemblea, intitolata a Luigi Rende, guardia giurata caduta eroicamente a Reggio Calabria, il primo agosto del 2007, nel tentativo di sventare una rapina.

Denise Cosco è la giovane figlia di Lea Garofalo, testimone di giustizia di Petilia Policastro, vittima della mafia, eliminata con le modalità della “lupara bianca” a Milano nel dicembre del 2009.

Sarà il Prefetto di Crotone, dott. Vincenzo Panico, a ritirare, l’attestato con l’assegno e provvederà a recapitarlo tramite i canali del Ministero dell’Interno, in considerazione del fatto che Denise vive in una località segreta, sottoposta su disposizioni della magistratura, a regime di protezione perché ritenuta nel mirino della ‘Ndrangheta. Alla consegna, che sarà ospitata nello studio di Palazzo Campanella del presidente Talarico, in rappresentanza della comunità locale, sarà presente anche il sindaco di Petilia Policastro, Dionigi Fera.

Come si ricorderà, poco più di un anno fa, Lea Garofalo, 36 anni, è svanita nel nulla a Milano e, secondo gli inquirenti dell’antimafia, rapita, torturata e assassinata. Due collaboratori di giustizia hanno anche rivelato che il cadavere della sfortunata donna di Petilia sarebbe stato sciolto in un bidone di acido.

La cerimonia che era stata precedentemente fissata per il 25 gennaio, venne poi rinviata per sopraggiunti impegni istituzionali.