La Nhtsa, l’agenzia per la sicurezza stradale americana ordinano alla giapponese
Takata di richiamare ulteriori 35-40 milioni di airbag difettosi. “È urgente” afferma.
Il difetto è nel deterioramento del gas propellente, cioè quello che serve per
gonfiare l’airbag dopo l’attivazione della carica esplosiva comandata dai sensori.
In questione è un composto chiamato nitrato di ammonio, che può diventare instabile
nel tempo o quando è esposto all’umidità. Takata ha lottato con la composizione
del composto nel corso degli anni, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello
“Sportello dei Diritti”, aggiungendo eventualmente un agente essiccante per
renderlo più stabile. I nuovi richiami si concentrano su airbag che non hanno l’agente
di essiccazione. La conseguenza è che il sistema si potrebbe attivare quando non
richiesto, causando la perdita di controllo del veicolo. Takata detiene il 20% del
mercato mondiale degli airbag.