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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Fabio Pugliese: “Ancora morti sulla statale 106 ionica”

Un uomo è morto a Strongoli nel crotonese andando a sbattere contro un autobus

Fabio Pugliese: “Ancora morti sulla statale 106 ionica”

Un uomo è morto a Strongoli nel crotonese andando a sbattere contro un autobus

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Un uomo è morto a Strongoli, nel
Crotonese, a causa di un incidente stradale lungo la strada Statale 106 Ionica.
Lo scontro, avvenuto sotto al diluvio che in quel momento imperversava sulla
zona e su tutta la Calabria,
causa la morte di Vincenzo Fiorita di 68 anni di Strongoli, che si trovava a
bordo di una Ford Focus che, per cause ancora da accertare, è andata a sbattere
contro un pullman che procedeva nella stessa direzione e stava accostando per
far salire i passeggeri.

Inutili i soccorsi: è stato
trasportato in ambulanza, ma è morto durante il trasporto verso l’ospedale di
Crotone. Per fortuna sull’autobus c’era solo il conducente che non ha riportato
ferite.

Numerosi i disagi registrati
anche per la viabilità già messa a dura prova lungo tutta l’arteria ionica a
causa del maltempo.

Il mio primo pensiero è rivolto
alla famiglia Fiorita, ai parenti ed agli amici di Vincenzo: prima vittima
della famigerata “strada della morte” nel 2014, martire in Calabria, defunto
come tantissimi altri semplicemente per aver osato rivendicare il diritto alla
mobilità.

Siamo all’ennesima vittima dell’odiata
S.S.106: una creatura che non ne vuole smettere di mietere vittime ma, anzi, come
un dispetto, come una normalità, come un appuntamento semina paura e morte. Il
puro calcolo matematico è impietoso: dal 2000 ad oggi sono più di 350 le
vittime su questa strada maledetta.

Quanti “Sogni spezzati”, quanta
gioventù rapita agli affetti, quante poveri madri ancora devono piangere,
quanta economia perduta, quanta povertà, quanto abbandono, quanta desolazione?

Ad uccidere Vincenzo Fiorito, ed
insieme tutti gli altri, è stato lo Stato, il sindacato, le promesse fatte e
mai mantenute, l’ANAS, i vai esponenti di governo e parlamentari nazionali e regionali.

A loro va la mia più ampia
condanna morale per aver trattato sempre – continuando – questo problema con
assoluta ed inenarrabile indifferenza! Tutti. Nessuno escluso.

Così come non è escluso, anzi è
certo, che Vincenzo Fiorita non sarà l’ultima vittima di questa strada…

Per questa ragione credo serva
una nuova Speranza, una nuova capacità di acquisire consapevolezza ed una nuova
rinnovata volontà di affrontare questo straordinario problema irrisolto.

Io non dimentico uno Stato che
uccide i cittadini calabresi ed è per questa ragione che nei prossimi giorni
non esiterò, anche dopo il dolore per l’ennesima vittima della “strada della
morte”, di scrivere una lettera aperta al Presidente della Repubblica.

Noi calabresi, noi jonici non
siamo figli di “di un Dio minore”, ma lo saremo sempre fino a quando rimarremo
zitti!

Fabio Pugliese, autore di “Chi è Stato?”, racconto-inchiesta sulla strada statale 106 Ionica calabrese