Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Stalking all’ex moglie, divieto di avvicinamento a 48enne I figli hanno invitato la donna a denunciare dopo l'ennesima aggressione

Stalking all’ex moglie, divieto di avvicinamento a 48enne I figli hanno invitato la donna a denunciare dopo l'ennesima aggressione
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Una misura cautelare coercitiva del divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai luoghi da lei frequentati è stata emessa dal G.I.P. presso il Tribunale ordinario di Cosenza, a seguito di richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 48enne di Cosenza, poiché ritenuto responsabile del reato di stalking nei confronti dell’ex coniuge. Già durante il matrimonio l’uomo aveva avuto nei confronti della moglie un atteggiamento violento e persecutorio tanto da impedirle di uscire di casa e muoversi liberamente neanche per accudire i genitori malati. Atteggiamenti che si sono protratti nel tempo anche dopo la separazione dei due, inasprendo le note persecutorie dell’ex marito al punto tale da portarlo ad aggredirla fisicamente e irrompere in casa della donna rovistando tra le sue cose. Non pago, il 48enne proseguiva nei suoi atti persecutori pedinandola, speronando la sua auto fino ad minacciarla di morte tramite i social network.

È solo grazie al sostegno dei suoi figli che la donna, a seguito dell’ennesima aggressione, è riuscita a trovare il coraggio di recarsi in Questura per denunciare una serie infinita di atti persecutori tali da cagionarle un perdurante stato di ansia e paura ed un fondato timore per la sua incolumità, costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita, al punto da indurla a limitare le proprie uscite. A seguito della denuncia della donna sono partite le attività d’indagine della 3’ Sezione “Reati contro la persona, in danno dei minori e reati sessuali” della Squadra Mobile, composta da operatori della Polizia di Stato specializzati nei reati di violenza di genere che, con il costante coordinamento e impulso della locale Procura della Repubblica, guidata dal Procuratore Capo dott. Mario Spagnuolo, otteneva l’emissione dell’odierna misura coercitiva nei confronti del 48enne.