SQUILLACE (CZ) – «La sospensione dell’attività dell’Ambulatorio
di Chirurgia e Angiologia del Polo Territoriale di Squiilace ci coglie di sorpresa
e può rappresentare una gravissima carenza nell’assistenza a moltissimi pazienti
che sono in corso di trattamento e che andrebbero incontro non solo a disagio ma
all’interruzione di un percorso terapeutico da anni garantito dalla Struttura e
dal personale sanitario che opera.
Parliamo di oltre 1000 prestazioni nel 2016 e di oltre 800 prestazioni già realizzate
a fine agosto dell’anno in corso. Parliamo anche di patologie chirurgiche che interessano
la popolazione anziana che troverebbe difficoltà insormontabili a raggiungere altri
presidi. Inoltre il Polo Sanitario Territoriale di Squillace è punto di riferimento
di un’area geografica di oltre 15 mila abitanti.
La decisione di sospendere l’attività delle prestazioni chirurgiche del nostro
presidio, da noi fortemente contestata perché assunta unilateralmente e senza coinvolgere
gli organismi di indirizzo dell’Asp, ovvero la Conferenza dei sindaci, ci spinge
a chiedere con urgenza con tingibile l’immediato rispetto delle turnazioni già
previste per il mese di ottobre al fine di programmare una soluzione definitiva e
scoraggiare ciò che per noi rappresenta l’inizio della definitiva chiusura.
Supportati da tutte le forze che hanno dimostrato solidarietà, restiamo in riunione
con i rispettivi Esecutivi».
Firmato
Luigi Ruggiero, sindaco di Amaroni;
Salvatore Megna, sindaco di Vallefiorita;
Pasquale Muccari, sindaco di Squillace