«L’area archeologica di Vibo Valentia, nel territorio del Comune di Stefanaconi,
sia sottoposta a vincolo in modo da evitare l’installazione di nuovi ripetitori
e lo spostamento di quelli presenti». È quanto afferma il deputato M5s Paolo Parentela
che, insieme alla collega Dalila Nesci, ha interrogato il Ministro Franceschini sulla
vicenda. «Su quei terreni – aggiunge il parlamentare – sin dagli anni ’20
del ‘900 sono stati portati alla luce importantissimi ritrovamenti archeologici
di età greca e romana. L’area fu espropriata proprio per dare alla luce un parco
archeologico, che però non è mai nato. In compenso si è pensato di installare
a ridosso di tale zona i ripetitori delle compagnie telefoniche. Se l’area fosse
stata sottoposta a vincolo, com’è normale che sia vista l’importanza storica
dei ritrovamenti fatti in zona, questo scempio non sarebbe stato possibile per legge.
È evidente che nello stato in cui versa l’area sono in pericolo i reperti, molti
dei quali giacciono ancora sotto terra».
«Il governo – conclude Parentela – deve avviare un serio progetto di recupero
dell’area coinvolgendo enti pubblici ed associazioni accomunati dall’impegno
per la tutela e la conservazione del patrimonio archeologico».