Speziali su Raffaele Fitto in una lettera al direttore Insieme, abbiamo patito e vissuto, lui da Segretario Regionale del Partito, mentre io da Leader del Giovanile, la fine della DC, la scissione del PPI e la dissoluzione del CDU, spesso stando sempre dalla 'stessa parte', ma pur sempre con stima ed affetto reciproco
redazione | Il 31, Ago 2024
Gentile Direttore,
tramite il Suo Giornale, che rappresenta la stampa libera e indipendente, vorrei rispondere ad un corrosivo ‘articolume’ di Pino Corrias, non riuscito nel suo malevolo intento, poiché conoscendo e bene il ‘destinatario’ del ritratto, se ne sbatte quanto me delle critiche mendaci.
Più precisamente, mi riferisco a quanto tal ‘giornalista’ ha scritto circa l’attuale Ministro e da ieri Commissario Europeo, indicato dal Governo Italiano, cioè Raffaele Fitto.
Premetto: lo conosco bene Raffaele e gli sono amico, quindi posso a ben ragione e con la mia solita schiettezza -accompagnata dell’onestà intellettuale- smentire in toto, Corrias, perciò, anche per questo, approfitto de ‘La Novita`’, perché al solito loro, ‘Il Fatto Quotidiano’, censurerebbe, parimenti al passato, persino, nuovamente e soprattutto me medesimo, per codesta testimonianza.
Difatti, racconto -contrariamente a ‘questi qui’- fatti reali, non per piaggeria, oppure per ‘servo encomio’ (né io, né Fitto, siamo così e lo abbiamo dimostrato sempre, nella nostra vita, non solo politica), semmai per amor di verità.
Raffaele alto come “una pala eolica che mai si spettina” -dice così Cortias- è una sua variabilità interpretativa, risultata, carognescamente, dallo scritto e dal suo (discutibile) autore, il quale non credo prorio e non mi risulta, conosca personalmente, il mio amico ‘Raf’.
Insomma, la ‘noticina gionalaistica’, mi appare l’apoteosi ed emerge di un pregiudizio malevolo e astioso, il quale è tipico dei portatori di odio e di moralismo neo giacobino, che si annidano ‘dalle parti e nel covo’ -non si può definirla redazione, non essendo un giornale, bensì un dispensatoio dei verbi ‘procuratorili”- intimamente insiti e propri de ‘Il Fatto Quotidiano’.
Epperò, vi è di più, cioè il modo malignamente mellifluo -o, almeno così ho avvertito e spero che mi si dimostri il contrario da parte di lor(non)signori e, soprattutto, io di sbagliarmi- oppure la cattiveria, anzi perfidia, con cui il ‘notista fattista’ racconta l’inizio della carriera politica di Fitto, cioè sempre in luogo al tragico evento della morte del padre Savatore, a sua volta amico di mio padre, quando quest’ultimo si trasferi` in Puglia, laddove apri` e continuo` l’attività imprenditoriale nel campo oleario, iniziata in Calabria.
Aivoglia, a raccontare la mendace ‘filastrocca’ che all’improvviso, Raffaele, il giorno dopo il suo diannovesimo genetiliaco, dovette dire addio a tutto il proprio modo di vivere, cioe` “niente più calcio, motociclette, ragazzine e prepotenze di svagata gioventù”.
Ah sì? E come si vive o come dovrebbe vivere un ragazzo di quell’età, chiunque esso sia? E poi, chi ha detto al -nemmeno signore!- Corrias che Raffaele fosse prepotente?
Certo, si faceva rispettare -e se per questo si fa rispettare pure oggi sebbene con pratica consona al ruolo che riveste- e da ragazzo, cioè quando lo conobbi, era pure in grado di sapersi difendere fisicamente e con successo, ma patti chiari, senza mai ‘attaccare’ per primo, però -questo si- se doveva ‘soccorrere’ gli amici, lo faceva senza pensarci due volte.
Tra l’altro, insieme, abbiamo patito e vissuto, lui da Segretario Regionale del Partito, mentre io da Leader del Giovanile, la fine della DC, la scissione del PPI e la dissoluzione del CDU, spesso stando sempre dalla ‘stessa parte’, ma pur sempre con stima ed affetto reciproco.
Oggi, gioisco per questo suo nuovo successo e so per certo che farà bene al pari di sempre, ogniqualvolta si è cimentato in un incarico politico e lo dico conoscendolo veramente.
E veramente, ho la certezza in merito al fatto di come lassù, suo padre gioisce con orgoglio giustificato.
E comunque, chi se ne frega delle panzanate stucchevoli di frustrati ‘fattisti quotidiani’.