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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Speranza al sindaco di Riace: “Sono solidale con la tua protesta e ne sostengo le ragioni”

Speranza al sindaco di Riace: “Sono solidale con la tua protesta e ne sostengo le ragioni”

Dopo la decisione di iniziare lo sciopero della fame

Speranza al sindaco di Riace: “Sono solidale con la tua protesta e ne sostengo le ragioni”

Dopo la decisione di iniziare lo sciopero della fame

 

 

Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, appresa la notizia dello sciopero della fame iniziato oggi dal sindaco di Riace, Mimmo Lucano, lo ha contattato telefonicamente per esprimergli la propria solidarietà e vicinanza.

Il sindaco Speranza si è anche espresso a sostegno delle ragioni della battaglia che stanno conducendo i sindaci della Locride (Riace, Caulonia) e di tutti gli Enti gestori dei progetti di accoglienza immigrati della Calabria che da mesi non ricevono i fondi dovuti.

“Conosco direttamente – ha detto il sindaco – le difficoltà dovute ai ritardi nell’erogazione delle somme loro spettanti che stanno vivendo i miei colleghi sindaci. Anche il Comune di Lamezia Terme è da anni un nodo del progetto Sprar (il Sistema di protezione per rifugiati e richiedenti asilo), e subisce il medesimo trattamento loro riservato. La nostra situazione non arriva allo stesso livello di drammaticità solo per le diverse dimensioni della città e quindi dell’incidenza minore che i ritardi hanno sul complessivo bilancio comunale. Mi auguro che la loro protesta trovi un’immediata risposta positiva e possa quindi terminare presto”.

Nei giorni scorsi i sindaci di Caulonia e Riace, annunciando lo sciopero della fame, avevano rese note le loro ragioni ribadite al sindaco Speranza nel corso della telefonata odierna: “Può una mancata firma su un pezzo di carta ridurre alla fame decine e decine di migranti? Può una mancata firma su un pezzo di carta costringere dei minorenni a restare senza assistenza sanitaria? Può una mancata firma su un pezzo di carta costringere, in questa estate bollente, intere famiglie a vivere senza corrente elettrica, senza un frigorifero funzionante in cui conservare i cibi? Può una mancata firma su un pezzo di carta costringere decine di lavoratori a restare per 7 mesi senza stipendio? Può una mancata firma danneggiare l’economia di interi paesi, costringendo molti piccoli commercianti a fare credito per non lasciare morire di fame degli esseri umani?”.

Insieme al sindaco Speranza in queste ore ha espresso la propria solidarietà alla protesta dei sindaci della Locride anche la Rete dei Comuni Solidali.

redazione@approdonews.it