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Spari a palazzo Chigi, il pm non chiederà la perizia psichiatrica per Luigi Preiti

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Per gli inquirenti ha agito nel pieno delle sue facoltà. Il figlio dell’attentatore: “Ha sbagliato ma gli voglio bene”. Al vaglio i video e i tabulati telefonici, guarda il video di Michel Dessi’ a Rosarno 

Spari a palazzo Chigi, il pm non chiederà la perizia psichiatrica per Luigi Preiti

Per gli inquirenti ha agito nel pieno delle sue facoltà e la sua azione rientra nel comportamento di un “esibizionista”. Il figlio dell’attentatore: “Ha sbagliato ma gli voglio bene”

 

 

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ROMA -La Procura di Roma non chiederà la perizia psichiatrica per Luigi Preiti, l’uomo che ieri ha sparato davanti Palazzo Chigi. Il procuratore aggiunto Pier Filippo Laviani e il sostituto Antonella Nespola sono convinti che Preiti abbia agito nel pieno delle sue capacità ma che la sua azione rientri nel comportamento di “un esibizionista”.

I magistrati depositeranno oggi la richiesta di convalida del fermo per Preiti in cui si contestano i reati di tentato omicidio, porto e detenzione illegale e uso d’arma e munizioni ma non è escluso che possano essere contestate anche alcune aggravanti tra cui quella di aver commesso il fatto contro un pubblico ufficiale o una persona incaricata di pubblico servizio. L’interrogatorio di garanzia potrebbe essere svolto già nella giornata di domani.
FIGLIO: HA SBAGLIATO MA GLI VOGLIO BENE
“Ha sbagliato, ma gli vogliamo tutti bene”. A dirlo è il figlio undicenne di Luigi Preiti, in un breve colloquio con i giornalisti fuori dalla sua abitazione di Predosa, in provincia di Alessandria. “Papà non chiamava più da un po’ di tempo”, aggiunge il bimbo, ricordando l’ultima volta in cui lo aveva visto, lo scorso anno per la sua Prima Comunione, e le vacanze che trascorrevano insieme in Calabria. “Andavamo al mare e stavamo a casa con gli amici”, dice il bimbo, che frequenta la prima media a Predosa, dove vive con la madre e con il nuovo compagno di lei. “Mi dispiace per i carabinieri”, ha continuato l’undicenne. “Mi dispiace per loro – ha ribadito – mio papà ha sbagliato, ma gli vogliamo tutti bene. Tra noi c’era un buon rapporto”.

SORELLA PREITI: POLITICA HA LE SUE COLPE
“Luigi è sicuramente una persona disperata, ma questo non può giustificare assolutamente quello che ha fatto. Sono convinta, però, che anche la politica ha le sue colpe e dovrebbe riflettere su quanto è accaduto”. Lo ha detto Girolama Preiti, sorella di Luigi, il muratore di Rosarno che ha ferito ieri due carabinieri davanti Palazzo Chigi.
“Voglio sottolineare, comunque che mio fratello è una persona perbene. Lo dimostra il fatto che è un gran lavoratore e tutti gli vogliono bene. E’ stato terribile vederlo in televisione bloccato a terra dopo ciò che aveva fatto. Siamo tutti distrutti per quanto è accaduto – ha detto ancora la donna -. E lo sono, in particolare, i nostri genitori, chiusi in un dolore cupo e silenzioso”.

PREITI: NON POTEVO MANTENERE MIO FIGLIO. IN CELLA ALTERNA SFOGHI A SILENZI. ‘HA SGUARDO NEL VUOTO’
‘Non potevo più mantenere mio figlio, ero disperato”. Così in cella Luigi Preiti ripete agli agenti penitenziari che lo sorvegliano quasi a volersi giustificare dal terribile gesto. Chi lo ha visto lo descrive come un uomo ‘spaurito, con lo sguardo perso nel vuoto’. Preiti alterna questi sfoghi a lunghi silenzi.
AVVOCATO PREITI: HA CHIESTO DEI CC FERITI. ‘PIANGE, E’ DEPRESSO ED E’ PENTITO DI CIO’ CHE HA FATTO’
“E’ molto depresso, piange, è pentito. Gli agenti penitenziari lo sorvegliano a vista. Mi ha chiesto delle condizioni dei carabinieri feriti”. E’ quanto riferisce l’avvocato Mauro Danielli che oggi ha incontrato Luigi Preiti nel carcere di Rebibbia dove è recluso da ieri dopo avere ferito due carabinieri davanti a Palazzo Chigi. Nel corso del colloquio con il suo difensore Preiti ha pianto alternando “momenti di lucidità a disperazione”.

“Voglio parlare con mio figlio”. E’ la richiesta che l’uomo ha fatto al suo difensore. L’avvocato all’uscita dal carcere ha annunciato che chiederà al più presto al giudice un permesso per incontrare il figlio di 11 anni che risiede in Piemonte con la madre. Preiti ha chiesto al suo difensore di poter avere degli occhiali per leggere. ‘Quando mi hanno sbattuto a terra si sono rotti’, ha detto. “Sarebbe per me utile – ha detto al penalista – averli perché ho voglia di leggere”. L’avvocato ha spiegato che però il suo assistito non ha spiegato a quali tipo di letture Preiti è interessato in queste ore.

AL VAGLIO VIDEO E TABULATI TELEFONO PREITI
I tabulati relativi al traffico telefonico dell’apparecchio di Luigi Preiti sono stati acquisiti dai magistrati romani che si occupano della sparatoria avvenuta ieri davanti a Palazzo Chigi. La Procura sta vagliando inoltre i filmati delle telecamere di sicurezza lungo il percorso tra l’albergo vicino alla stazione Termini, dove Luigi Preiti ha pernottato tra sabato e domenica, e Largo Chigi. Anche se al momento non sembrano esserci dubbi sul fatto che quello di Preiti sia stato un gesto isolato e individuale, la procura ed i carabinieri del Nucleo Investigativo vogliono accertare se l’uomo abbia avuto contatti qualcuno ed escludere definitivamente la presenza di complici. E’ un vero e proprio screening a 360 gradi quello deciso da investigatori ed inquirenti per ricostruire la personalità di Preiti: per questo motivo sono stati disposti accertamenti anche a Predosa (Alessandria) ed a Rosarno (Reggio Calabria). Si tratta di un’attività finalizzata non solo alla ricerca di riscontri sulla versione fornita ieri dall’attentatore al procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani ed al pm Antonella Nespola, ma anche all’acquisizione di qualsiasi informazione utile sull’uomo. Gli stessi magistrati, che nel giro di qualche ora inoltreranno al gip la richiesta di convalida dell’arresto, sono in attesa anche di sapere dalla Banca Dati Centrale, se l’uomo, che ieri è stato sottoposto anche allo stub, abbia dei carichi pendenti a livello nazionale.

EX MOGLIE PREITI: NON E’ MAI STATO VIOLENTO
Luigi Preiti, l’uomo della sparatoria a Palazzo Chigi, “non è mai stato violento con nessuno”. Lo ribadisce l’ex moglie dell’attentatore, Ivana Dan, uscendo questa mattina dalla sua abitazione di Predosa, in provincia di Alessandria.
“Chiedo scusa a tutti, soprattutto ai due carabinieri feriti e alle loro famiglie”. Dopo il fratello Arcangelo, anche l’ex moglie di Luigi Preiti, si scusa con le vittime di quello che anche per lei è stato un gesto di follia. “Non so perché lo ha fatto – aggiunge la donna – tra noi i rapporti erano civili, telefonava spesso a nostro figlio, ma nulla di più, per cui non so se avesse problemi. Sono certa, però, che anche lui ha capito di avere sbagliato”.
“Vorrei portare mio figlio da suo padre, affinché possano parlarsi, ma non posso sostenere questo genere di spese, faccio l’operaia, non mi vergogno a dirlo perché lavoro”. Lo ha detto a ‘Pomeriggio cinque’ su Canale 5. Sullo stato psicologico dell’ex marito la donna ha detto: “Lo sentivo due volte l’anno, parlava direttamente con nostro figlio, noi ci sentivamo solo per questioni riguardanti il bambino. Per questo non potevo rendermi contro del suo stato emotivo. Sapevo che era dispiaciuto perché non poteva mantenere suo figlio. Sì, io potevo essere arrabbiata perché lavoro solo io e sapevo del suo problema con gioco, motivo per il quale ci siamo separati, ma niente di più”.