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SP 1, il sindaco di Gerace scrive al prefetto e a Falcomatà

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La presente, ennesima missiva, per sottolineare, ancora una volta, la rabbia, lo
sgomento, l’incredulità di fronte al costante lassismo che, in primis, la Città
Metropolitana di Reggio Calabria e, non di meno, gli organi politici e tecnici della
Regione Calabria, hanno dimostrato e continuano a dimostrare, giorno dopo
giorno, in ordine al gravoso problema della viabilità della strada provinciale S.P.1
che collega Locri con Gerace e con Gioia Tauro. E’ ormai noto a tutti che, ormai
da più di due anni, la viabilità lungo l’arteria provinciale in questione è alquanto
precaria. In condizioni alquanto critiche versa anche la possibile alternativa di
collegamento a Gerace, la Strada provinciale SP 282, soggetta a continui
avvallamenti e smottamenti e, sulla quale, da oggi, è stato deviato il traffico dei
mezzi pesanti (sic). Si è assistito, durante questo lasso di tempo, ad incontri,
tavoli tecnici sia presso la prefettura di Reggio Calabria sia presso la Cittadella
Regionale, dove la parola d’ordine era quello di lasciare agli altri il cerino acceso.
Ed anche di fronte all’evidenza più sfrontata di chi fossero le responsabilità, i vari
organi istituzionali e tecnici hanno fatto spallucce, trincerandosi dietro
l’affermazione magica: “non abbiamo fondi”. A nulla sono valse le segnalazioni,
quotidiane, da parte degli uffici preposti del Comune di Gerace, gli esposti alla
Procura della Repubblica, il diretto interessamento del Prefetto di Reggio Calabria
(unico soggetto istituzionale ad aver dimostrato vivo interesse per la vicenda), le
manifestazioni di protesta da parte della cittadinanza geracese,come quella
effettuata in occasione della visita del Capo dello stato On. Mattarella a Locri,
allorquando decidemmo di manifestare lungo la Strada Provinciale lo stato di
completo immobilismo degli organi preposti per questa vicenda, disertando,
volutamente e provocatoriamente, il nostro omaggio al Presidente della
Repubblica. Gerace è ormai isolata. La città delle cento chiese, la Città grazie alla
quale la Regione Calabria e la nostra provincia si gloriano in ogni occasione come
emblema di bellezza e di cultura dell’intero territorio regionale, viene
letteralmente deturpata dall’insipienza e dal menefreghismo politico ed
istituzionale. Poco importa se per la Strada Provinciale Sp1 si stia assistendo allo
stesso disinteresse, da parte di chi dovrebbe attuare soluzioni, perpetrato per il
Ponte sul Fiume Allaro a Caulonia, oppure per le numerose strade che collegano
la costa ionica con i comuni interni, ormai divenute impercorribili e vessillo della
sconfitta della politica calabrese e reggina. Dallo Zomaro fino a Locri, la nostra
Strada Provinciale è ormai sinonimo di passività e di indolenza dei burocrati, di
inerzia e di insensibilità da parte della rappresentanza politica. Con l’aggiunta
che la causa dei continui smottamenti, dell’intransitabilità della strada in
questione è dovuta alla totale mancanza di manutenzione ordinaria. Le cunette,
ormai , sono diventate ricettacolo di rifiuti e di materiale vario, dove cresce,
rigogliosa, l’erba infestante ed i rovi. Patetico diventa anche assistere al
disboscamento, che, forse una volta ogni anno, viene effettuato da qualche ditta
incaricata, la quale, a malapena, taglia le cime dei rovi, aggravando notevolmente
il già difficoltoso deflusso delle acque piovane in occasione di qualche
momentaneo acquazzone. E’ stato triste, in questi giorni, assistere a qualche
volenteroso cittadino Geracese, animato da passione civica e senso di
responsabilità, intento a pulire qualche piccolo tratto di cunetta lungo il terreno
di sua proprietà.
In un’epoca in cui ogni regola, ogni dovere civico, ogni responsabilità viene meno,
in una fase storica come la nostra, dove anche eventuali reati perpetrati da
pubblici amministratori sono giudicati come azioni tese a garantire opere e
progetti umanitari, non penso che il sottoscritto, allorquando inviterà i propri
concittadini alla disubbidienza civile, possa essere accusato di delitto contro la
Repubblica o, peggio, oggetto d’indagine giudiziaria. Certamente andrò a chiedere
ai geracesi di sottrarsi dall’obbligo di pagare la tassa di circolazione auto, oppure
altri gravami e balzelli regionali o provinciali, affinchè venga destinato un fondo
dedicato per gli interventi di manutenzione per salvare quel che resta di una
strada simbolo dell’inettitudine umana.

Dott. Giuseppe Pezzimenti, Sindaco Gerace