Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Solo un comune reggino in regola col piano emergenze I "Verdi" chiedono un tavolo tecnico per la sicurezza e la salvaguardia ambientale

Solo un comune reggino in regola col piano emergenze I "Verdi" chiedono un tavolo tecnico per la sicurezza e la salvaguardia ambientale
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

L’attenzione data dalla Prefettura di Reggio Calabria alla gestione delle emergenze è indicativa della sensibilità che l’ufficio governativo rivolgerà all’ambiente ed agli abitanti sotto la guida del Neo Prefetto Michele di Bari, al quale, cogliamo l’occasione di dare il benvenuto.

Apprendiamo con soddisfazione, priva di stupore, i risultati della ricognizione effettuata dalla Prefettura di Reggio Calabria, finalizzata all’accertamento di quanti e quali comuni della provincia siano provvisti di un Piano delle Emergenze: 36 non hanno in dotazione tale strumento, 7
hanno approvato delle linee guida, 53 hanno in dotazione un piano non aggiornato (il che equivale a non averlo) e solo 1 è in regola con quanto disposto dalla legge n. 100 del 12 luglio 2012. La nota di sensibilizzazione inviata dalla prefettura, che invita con urgenza tutti i comuni calabresi a provvedere alla redazione di un Piano delle Emergenze, ribadisce l’importanza di tale strumento, più volte evidenziata dalla Federazione cittadina dei Verdi, che plaudono a questa verifica fatta dal Prefetto a sole poche ore dal Suo insediamento. Sorge spontaneo però distinguere gli strumenti dalle azioni, o meglio, le carte dalla realtà.

Reggio Calabria il piano per le emergenze ce l’ha, già approvato con delibera del C.C. n. 18 del 30/06/2008, così come affermato dal Delegato comunale alla Protezione Civile Antonino Ruvolo. Sfortunatamente lo strumento adottato, più che carente di un aggiornamento, è poco rispettoso
dei dettami normativi , sia sulla carta che sul territorio cittadino: l’elenco delle aree di attesa suddivise per circoscrizione (15) non hanno i requisiti di sicurezza e fruibilità in caso di emergenza e, nella realtà, non sono indicate con l’apposita segnaletica (tabella con frecce di colore verde) posizionata lungo le strade. In gran numero questi luoghi sicuri non sono accessibili (cortili di edifici comunali chiusi da cancelli) e non sono dotati di attrezzature che in caso di eventi catastrofici, possono permettere una sopravvivenza minima (generatori, autobotti o altro).

In merito proprio a questi dispositivi, sarebbe importante capire se, ad approvazione di delibera, l’allora amministrazione abbia mandato in appalto tali opere mai poste in essere. In virtù di quanto, la Federazione cittadina dei Verdi, per ciò che concerne le azioni conseguenti alle calamità, esorta il delegato comunale, oltre alla rimodulazione ed aggiornamento del Piano delle Emergenze del Comune, a dare atto alle prescrizioni dello strumento, disponendo tutti i dispositivi e le attrezzature previste, senza cui avrebbe poca funzione; per ciò che riguarda la prevenzione, esorta ancora una volta il Sindaco Falcomatà a disporre un immediato intervento di pulizia dei letti delle fiumare, prima che gli interventi antropici provochino, in caso di inondazioni, una strage più volte annunciata.

Invitando l’Amministrazione Comunale a istituire un tavolo tecnico per la sicurezza e la salvaguardia ambientale, in sinergia e supporto con la Protezione Civile regionale, a cui partecipare per offrire il nostro apporto di conoscenze e competenze, la Federazione cittadina dei
Verdi augura al Neo Prefetto Michele di Bari di raggiungere i risultati di quello che fin da subito si profila come un ottimo lavoro.

Il Portavoce di Federazione cittadina dei Verdi, Vincenzo arch. Giordano