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Enac minaccia società aeroporti Reggio e Crotone

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Il consiglio di amministrazione dell’Enac (Ente nazionale aviazione civile) ha preso in esame la situazione relativa agli aeroporti di Palermo, Reggio Calabria e Crotone.

Rispetto ai due scali calabresi la situazione appare alquanto delicata. Sull’aeroporto di Reggio, infatti, il cda Enac ha deliberato in merito all’avvio del procedimento di decadenza della gestione alla società Sogas, se entro il 15 ottobre 2015 la società non avrà dimostrato di soddisfare i requisiti economico-finanziari necessari al mantenimento della gestione.

Sull’aeroporto di Crotone, invece, il cda ha ribadito che, qualora entro il 31 ottobre 2015 non vi fosse la proroga dell’esercizio provvisorio concesso dal Tribunale alla curatela fallimentare per la gestione dello scalo, la gestione decadrà automaticamente.

FILT-CGIL

L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ENAC, cioè la struttura preposta alla concessione delle autorizzazioni ed al controllo delle società aeroportuali, ha inviato alla stampa un comunicato con il quale informa, tra l’altro, che «il Consiglio d’Amministrazione ha deliberato l’avvio del procedimento di decadenza della gestione dell’Aeroporto dello Stretto alla Società Sogas se, entro il 15 ottobre prossimo, la società non avrà dimostrato di soddisfare i requisiti economico-finanziari necessari al mantenimento della gestione, a fronte del tempo trascorso senza che siano state presentate evidenze concrete».

Ma come? Il Presidente Porcino non aveva annunciato più volte in questi ultimi anni che era stata deliberata proprio dall’ENAC la concessione ventennale o trentennale? Come mai viene revocata addirittura la concessione provvisoria che veniva rilasciata di tempo in tempo? E se l’ENAC segnala che non sono state presentate evidenze concrete a fronte del tempo trascorso, allora significa che il presidente Porcino aveva avuto già avvisi e richieste dall’ente di controllo e non ha saputo far nulla per evitare la tegola che è caduta sull’Aeroporto. Anzi no! Ha fatto un sacco di belle cose: ha assunto altro personale, ha concesso indennità ad personam a chi prima non le aveva, insomma ha fatto aumentare i costi del personale che, secondo lui, erano la causa della crisi.

E adesso che fine farà l’Aeroporto? Che si potrà fare in venti giorni per evitare la decadenza, quando non sono bastati mesi ed anni per migliorare la situazione?

Già sappiamo quale sarà la spiegazione dell’ineffabile presidente della Sogas: è colpa dei lavoratori che costano troppo e dei sindacati che non hanno voluto sottoscrivere la cassa integrazione!

Peccato che due anni di cassa integrazione da giugno del 2012 a maggio del 2014 non siano serviti a nulla perché proprio nello stesso periodo i bilanci della Sogas sono apparsi in negativo.

Appena ieri scrivevamo sui giornali che la Sogas non ha più nessuna entrata per le scelte dissennate del presidente Porcino: questa è la vera causa della crisi drammatica della società.

Non siamo contenti, sia ben chiaro! Siamo preoccupati, anzi angosciati, per la sorte dell’Aeroporto e per quella dei lavoratori della Sogas, che a noi stanno davvero a cuore. Non siamo felici di poter dire che avevamo previsto che la Sogas precipitava nel baratro per le scelte assurde dell’attuale management.

Pieni di sconforto, abbiamo solo da rivolgere una domanda al Presidente della Provincia: Presidente Raffa, è arrivato il momento per decidere che la gestione Porcino deve concludersi, oppure bisogna aspettare ancora qualcos’altro?

Attilio Scali

FILT CGIL