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TAURIANOVA (RC), VENERDì 06 DICEMBRE 2024

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Situazione infernale al centro vaccinale “Gioia Tauro-Rosarno” Personale sempre più esiguo e impressionante mole di utenza ricevuta quotidianamente

Situazione infernale al centro vaccinale “Gioia Tauro-Rosarno” Personale sempre più esiguo e impressionante mole di utenza ricevuta quotidianamente
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GIOIA TAURO – Situazione allucinante al centro vaccinale “Gioia Tauro-Rosarno”, che sta per implodere sotto l’impressionante mole di utenza ricevuta quotidianamente a fronte di un personale sempre più esiguo. Ieri, in particolare, si sono registrate scene inaccettabili per una società che voglia dirsi civile. Dalle prime ore del mattino, all’interno della piccola struttura ubicata in zona villaggio Eranova di San Ferdinando, per una cinquantina di genitori – molti di loro con bimbi ai primi mesi di vita – è iniziata un’estenuante attesa: gli ultimi bambini, dalle 10, sono stati vaccinati poco prima delle 14.

In tutto questo tempo, si è assistito alla comprensibile insofferenza degli utenti, anche per via del caldo: avvilente, se non vergognoso, vedere tante mamme alla ricerca di un angolo protetto per le carrozzine dei neonati o di un po’ di fresco dove confortare i propri piccoli visibilmente stremati e persi in un pianto continuo e dirotto. Alcuni vanno via, altri aspettano ancora alleviando il calore dei figli con dei fazzoletti imbevuti. In fila anche degli anziani invalidi, che in ambulatorio entreranno per ultimi. Tra una chiamata e l’altra, riusciamo a scambiare due parole con la responsabile del centro, l’instancabile dott.ssa Arcuri: “ogni giorno è così – spiega – l’affluenza è notevole perché questo è il centro più grosso dopo Reggio (vi confluiscono anche Rizziconi e naturalmente San Ferdinando ndc) e noi qui siamo 4 soldati: ci sono 50mila abitanti sulle mie spalle e ho solo una collega che viene il venerdì.

Il mio direttore, il dott. Giuffrida, è da tre anni che chiede personale. Non è possibile riaprire Gioia o nuovi ambulatori perché siamo in pochi, non abbiamo riciclo: la gente va in pensione e non viene rimpiazzata, e la Regione ha stabilito che bisogna accorpare: facciamo l’inumano, non il possibile”. Raggiunto al telefono, il commissario ASP Brancati ha precisato che chiederà una relazione dettagliata a Giuffrida: “mi sembra una stranezza” – ha commentato. Alla domanda sul perché non è stato dato riscontro all’ex sindaco Pedà che aveva messo a disposizione i locali di palazzo Sant’Ippolito in comodato d’uso gratuito per riportare il centro a Gioia, Brancati ha risposto: “abbiamo diverse risorse da poter utilizzare al nostro interno, bisogna piuttosto rivedere gli immobili di tutta l’azienda affittati malamente con grandissimo spreco di denaro pubblico”! Sui disagi di ieri è intervenuto anche il Garante per l’Infanzia, Antonio Marziale: “la Calabria ha una Sanità allo sbando, frutto di decenni di cattiva gestione e oggi i primi a pagarne il prezzo sono come sempre i bambini – ha evidenziato. Quel che si fa è un continuo rattoppare, si bada a contenere la spesa quando invece qualsiasi Governo nazionale dovrebbe permetterci di investire e programmare”.