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Sinergia tra Isag e Cefris per promuovere lo sviluppo strategico della Regione Calabria

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La convenzione ha per oggetto la realizzazione, la promozione e la divulgazione di ricerche e studi nel campo delle scienze e delle attività sociali, economiche e culturali per lo sviluppo di relazioni politiche, culturali ed economiche con altri Paesi. Presente il senatore Caridi che ha parlato di Zes a Gioia Tauro

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La convenzione ha per oggetto la realizzazione, la promozione e la divulgazione di ricerche e studi nel campo delle scienze e delle attività sociali, economiche e culturali per lo sviluppo di relazioni politiche, culturali ed economiche con altri Paesi. Presente il senatore Caridi che ha parlato di Zes a Gioia Tauro

 

 

Reggio Calabria – Promuovere lo sviluppo strategico della Regione Calabria attraverso gli strumenti della ricerca, dell’innovazione, dell’analisi e dello sviluppo, questo è il principale obiettivo che ha mosso IsAG (Istituto Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie) e CE.F.R.I.S (Centro per la Formazione, la Ricerca, l’Innovazione tecnologica e lo Sviluppo) ad unire le forze e cooperare per mezzo di una convenzione siglata sabato 6 settembre a Reggio Calabria presso i locali di UNIPEGASO alla presenza dei Presidenti dei rispettivi istituti, Tiberio Graziani, IsAG, e Pasquale Monea, CEFRIS, e del Senatore reggino Antonio Caridi. La convenzione ha per oggetto la realizzazione, la promozione e la divulgazione di ricerche e studi nel campo delle scienze e delle attività sociali, economiche e culturali per lo sviluppo di relazioni politiche, culturali ed economiche con altri Paesi, ed in particolare con quelli dell’area del Mediterraneo all’interno della quale l’Italia, ed in particolar modo la regione Calabria, dovrebbe giocare un ruolo da principale protagonista sfruttando quella centralità che la geografia le ha naturalmente conferito. Al fine di garantire la continuità della collaborazione tra le parti, si è deciso di istituire un ampio comitato scientifico di rilievo internazionale presieduto da Domenico Napoli, Direttore del CE.F.R.I.S. e da Filippo Romeo, ricercatore IsAG. La firma della convenzione è stata preceduta da una conferenza stampa nel corso della quale i Presidenti di IsAG e CE.F.R.I.S hanno illustrato le attività e le finalità dei rispettivi istituti. Tiberio Graziani, geopolitico italiano di indiscussa fama internazionale, nell’esporre l’attività dell’IsAG ha precisato che l’istituto, riconosciuto dal Ministero degli Affari Esteri come ente internazionalistico, ha quale scopo principale quello di diffondere lo studio della geopolitica e stimolare in Italia un ampio ed articolato dibattito sulla politica estera del Paese. A tal fine, il Presidente Graziani ha brevemente esaminato il nuovo scenario geopolitico che va profilandosi a livello mondiale, ponendo l’accento sull’importanza che il Mediterraneo sta riacquisendo e sul posizionamento che l’Italia dovrebbe assumere soprattutto attraverso un più adeguato sfruttamento e rilancio delle sue strutture portuali, prima fra tutte quella del porto di Gioia Tauro. Oltre alla dimensione di ricerca scientifica, il Presidente dell’IsAG ha puntualizzato che l’istituto opera in maniera indipendente nel campo della diplomazia pubblica favorendo le relazioni politiche, culturali ed economiche dell’Italia con gli altri Paesi. Pasquale Monea, Direttore Generale del Dipartimento Attività Produttive della Regione Calabria, nella qualità di Presidente del CEFRIS, illustrando le attività del Centro ha sottolineato che questo partenariato conferma ancor di più l’importanza di questa struttura nell’ambito della ricerca e dello sviluppo nell’area di Gioia Tauro, ponendo l’attenzione sul fatto che gli effetti economici del porto e dello sviluppo dell’area industriale di Gioia Tauro, e più in generale della Calabria, non scaturiscono automaticamente dalla realizzazione infrastrutturale, ma sono in grande misura condizionati dall’adozione tempestiva di adeguate politiche di accompagnamento. Il Presidente Monea nel tracciare brevemente la storia del CE.F.R.I.S ha messo in luce quelli che sono stati i due principali elementi che ne hanno determinato la costituzione e caratterizzano nel presente la valenza della struttura: da un lato la realizzazione di un centro all’interno del quale si possano sviluppare attività di ricerca tecnologica applicata e d’Alta Formazione in sinergia con le Università, gli Enti Locali ed il Sistema produttivo al fine di creare un “polo d’attrazione” che favorisca lo sviluppo di attività di servizio ed instauri una rete di comunicazione tra le Istituzioni; dall’altro una forte motivazione di carattere sociale che ha determinato l’ubicazione presso una struttura confiscata alle organizzazioni mafiose ed acquisita ai beni comunali e finalizzata ad attività sociali per la crescita socioeconomica del territorio. Durante la conferenza è stata inoltre presentata la prima attività sulla quale IsAG e CE.F.R.I.S. stanno lavorando congiuntamente, ovvero la realizzazione del convegno “Zes logistica ed energia, fattori di sviluppo per il porto di Gioia Tauro” che si terrà il prossimo 8 ottobre a Roma presso la Sala delle Colonne di Palazzo Marini, Camera dei Deputati. Le conclusioni dei lavori sono state tratte dal Senatore Antonio Caridi che in qualità di membro della commissione attività produttive al Senato e di relatore della proposta di Legge di istituzione della ZES ha ribadito l’importanza che dovrebbe assumere il retro porto a Gioia Tauro. Il Senatore ha sottolineato che da parte del Governo vi è tutta l’intenzione di procedere allo sviluppo dello stesso attraverso la realizzazione della Zes, Zona Economica Speciale, per gli incentivi alla realizzazione degli investimenti iniziali, per le agevolazioni e la semplificazione delle procedure doganali, per le esenzioni fiscali e per tutte una ulteriore serie di importanti agevolazioni in grado di favorire l’insediamento di Imprese, nei 700 ettari della zona industriale retroportuale, operanti in una posizione di vantaggio competitivo teso a sviluppare la capacità di generare flussi di traffico aggiuntivi per l’intero sistema, esplorando nel contempo nuove opportunità imprenditoriali a più elevato valore aggiunto. Il Senatore Caridi, però, ha voluto anche segnalare le non poche resistenze nel calendarizzare l’istituzione della Zona Economica Speciale nell’iter parlamentare per la quale ha dovuto fare una eclatante protesta. Episodio che induce a rafforzare il “sentimento” che, per sviluppare il potenziale che la centralità geografica conferisce naturalmente al porto di Gioia Tauro, non si possa prescindere dalla messa a punto di un quadro globale di fattori quali l’efficienza, la qualità, il decisionismo e la coerenza politico territoriale, necessari per attribuire all’area la centralità strategica auspicata.