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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 08 MAGGIO 2024

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Simula una rapina per tenersi l’incasso

Simula una rapina per tenersi l’incasso

Un autotrasportatore di 38 anni denunciato con le accuse di simulazione di reato, calunnia ed appropriazione indebita

di Rosaria Marrella

Simula una rapina per tenersi l’incasso

Un autotrasportatore di 38 anni denunciato con le accuse di simulazione di reato, calunnia ed appropriazione indebita

 

 

SANTO ONOFRIO – Si era presentato in piena notte alla Stazione dei Carabinieri di S. Onofrio dicendo che poco prima, mentre si trovava in un’area di sosta dell’autostrada a riposare, si erano avvicinati tre stranieri che, dopo averlo minacciato con una spranga ed avergli danneggiato il parabrezza, lo avevano costretto a consegnare oltre 5 mila euro frutto degli incassi della giornata e destinati alla ditta di Catanzaro per cui lavorava. A prima vista R.S., autotrasportatore 38enne, sembrava l’ennesima vittima di rapina, ma qualcosa nel suo racconto non ha convinto gli uomini della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia. Così gli uomini dell’Arma, hanno avviato una serie di domande incrociate per vagliare l’attendibilità del racconto dell’uomo. Un fitto interrogatorio quello a cui l’uomo è stato sottoposto. Inoltre, dal sopralluogo svolto dai militari sul camion, questi ultimi  hanno anche ritrovato della polvere di vetro su di una spranga in tutto e per tutto compatibile con i segni lasciati sul parabrezza del mezzo, e, dunque, detto sopralluogo ha consentito di raggiungere una certezza inoppugnabile: non c’era stata nessuna rapina. L’autotrasportatore, probabilmente reso avido dagli oltre 5 mila euro di incasso, aveva infatti simulato la rapina sperando che, presentandosi presso una caserma dei Carabinieri in piena notte, magari gli uomini dell’Arma non avrebbero approfondito gli accertamenti. Speranza che si è scontrata con la determinazione dei militari che, in meno di 18 ore di servizio ininterrotto, hanno accertato le reali responsabilità dell’uomo che è stato denunciato alla Procura della Repubblica del capoluogo con le accuse di simulazione di reato, calunnia ed appropriazione indebita.

Rosaria Marrella