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Sicurezza stradale, BMW Serie 3: richiamo di 1,6 milioni auto per difetto airbag

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La misura riguarda i modelli Bmw 3 costruiti tra il maggio 1999 e l’agosto 2006

Sicurezza stradale, BMW Serie 3: richiamo di 1,6 milioni auto per difetto airbag

La misura riguarda i modelli Bmw 3 costruiti tra il maggio 1999 e l’agosto 2006

 

 

Il 23 giugno lo “Sportello dei Diritti” aveva anticipato la notizia che anche
BMW, dopo le case automobilistiche Toyota, Honda, Nissan e Mazda, aveva paventato
la possibilià di richiamare alcuni dei suoi modelli. Ieri la conferma. Monaco Di
Baviera ha ordinato il ritiro dal mercato di 1,6 milioni di vetture in tutto il mondo
a causa di un possibile difetto di funzionamento dell’airbag. La misura riguarda
i modelli Bmw 3 costruiti tra il maggio 1999 e l’agosto 2006.

La casa automobilistica tedesca ha spiegato che si tratta di una “misura precauzionale
volontaria tesa a minimizzare il rischio che l’airbag del sedile del passeggero non
si apra correttamente”.- BMW chiamate a causa di possibili errori nei sistemi airbag
nelle automobili più vecchie della Serie 3 in tutto il mondo oltre 1,6 milioni di
automobili indietro.

Un paio di settimane fa, richiami di massa delle case automobilistiche di Toyota,
Honda, Nissan e Mazda aveva fatto notizia a causa di problemi con gli airbag forniti
dalla giapponese Takata, numero 2 al mondo in questo genere di prodotti e con stabilimenti
di produzione anche nel Nord America. Ma potrebbe riguardare anche BMW.

Attivare il richiamo, è secondo BMW un atto volontario per i problemi degli airbag
del fornitore giapponese Takata. Nel frattempo, gli airbag anteriori possono essere
dotati di un generatore di gas difettoso che si può strappare in un incidente. Questo
rappresenta un potenziale rischio di incendio e lesioni.

L’NHTSA degli Stati Uniti ha limitato i casi di airbag difettosi di altri produttori
sulle regioni particolarmente calde ed umide. BMW starebbe quindi per avviare un
richiamo solo negli stati della Florida, Hawaii, Puerto Rico e le Isole Vergini Americane.
Ci prevalso adeguate condizioni climatiche.

Gli airbag forniti dalla giapponese Takata hanno già causato guai per il 2013. Le
vetture che hanno avuto gli airbag difettosi rientrano nella produzione di oltre
dieci anni fa, al periodo 2000-2002. Il problema sarebbe stato causato dalla non
corretta conservazione negli stabilimenti delle sostanze impiegate, con conseguente
malfunzionamento una volta installati gli airbag sulle vetture. In particolare il
problema potrebbe dare luogo a “esplosione” dell’airbag con particelle di metallo
“sparate” nell’abitacolo. I casi di malfunzionamento constatati sono stati
49, di cui due con esiti mortali.

Lo scorso anno, i produttori giapponesi hanno dovuto richiamare più di tre milioni
di veicoli a causa degli airbag difettosi Takata. A quel tempo, la BMW era preoccupata,
tanto è vero che la casa automobilistica tedesca aveva richiamato più di 220.000
auto in officina.

Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli
a motore, lo “Sportello dei Diritti [2]” ancora una volta anticipa in Italia
l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche
anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura
tra quelle indicate viene tempestivamente informato.

È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei
Diritti [3]”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate
o ai concessionari della BMW nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai
modelli in questione.

Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso
in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è
a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura
sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria. Fa presente
che alla nostra associazione erano giunti numerose segnalazioni di anomalie analoghe
ed anche di rotture tanto da far pensare all’avvio di una imminente class action
contro BMW.