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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Sicilia, l’ora della verità per Grillo

Sicilia, l’ora della verità per Grillo

Ecco l’opinione dell’associazione Mondo libero di Lamezia Terme

Sicilia, l’ora della verità per Grillo

Ecco l’opinione dell’associazione Mondo libero di Lamezia Terme

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Da una parte l’incalzare della magistratura, dall’altra i loro stessi (e ripetuti) errori: e così, alla vigilia dell’atteso voto siciliano, quella che si chiude è un’altra settimana drammatica per il sistema dei partiti nel suo complesso. La condanna di Berlusconi, la richiesta di venti mesi di carcere per Nichi Vendola e l’indagine sulla segretaria di Bersani, accusata di truffa, sono solo gli episodi più eclatanti di questo scampolo di fine ottobre che quasi tratteggia – con gli arresti nell’inchiesta Finmeccanica e le condanne dei membri della Commissione nazionale grandi rischi – il profilo di un Paese alla deriva. Se a tutto questo si aggiunge il no della Camera al decreto che riduce stipendi e numero dei consiglieri regionali (dopo gli scandali nel Lazio e in Lombardia) il quadro è tristemente completo.

E’ in un clima così che i partiti attendono il verdetto delle urne siciliane. Nelle stanze degli stati maggiori si analizzano da giorni sondaggi riservati, si affastellano ipotesi di risultati, si cerca – insomma – il bandolo della matassa ma non lo si trova, essendo alla prova – nell’isola – alleanze inedite e spesso assai diverse da quelle che potrebbero competere nel voto politico di primavera. Su una cosa, però, tutti gli osservatori si dicono d’accordo: è il voto al Movimento Cinque stelle di Beppe Grillo che va monitorato con attenzione, in quanto anticipatore di un possibile terremoto politico nazionale.

Chi ha seguito la campagna elettorale siciliana ed il lungo (e sempre affollato) tour del comico genovese, non ha praticamente dubbi: Grillo mieterà un buon successo. E l’interrogativo è solo uno: e cioè quanto sarà buono. Gli esperti dei diversi partiti attendono di conoscerne l’entità per poi provare a valutare, empiricamente, quale potrebbe essere il risultato che le liste di Grillo potrebbero ottenere nazionalmente. Il sistema di calcolo è semplice, e si fonda sulle abitudini elettorali dell’isola e sulla presenza di un gran numero di liste e candidati: alla percentuale che il Movimento Cinque stelle raggiungerà in Sicilia, basterebbe sommare un cinque per cento per ottenere – con buona approssimazione – la percentuale sulla quale potrebbe assestarsi Grillo nelle elezioni politiche generali. Per intenderci: se in Sicilia si collocasse tra il 10 e il 15 per cento, nel voto nazionale potrebbe attestarsi tra il 15 e il 20; se invece superasse il 15%…

Ecco, se superasse il 15 per cento, ci si dovrebbe davvero preparare al terremoto politico di cui si parla da mesi e che ogni rilevazione conferma: una grande avanzata di Grillo (un sondaggio Swg lo indica già come il secondo partito in tutte le regioni del Nord), un alto livello di astensioni e – di conseguenza – un indebolimento netto di tutti i partiti tradizionali. E’ una previsione che ha margini di approssimazione (non sono infatti ancora note le alleanze con le quali i partiti si presenteranno al voto, e nemmeno la legge con la quale si andrà alle urne) ma non dovrebbe discostarsi molto da quel che realmente accadrà.

I processi, gli scandali e le nuove inchieste della magistratura potrebbero, naturalmente, appesantire ancor di più il quadro. Senza contare l’effetto che sono destinate ad avere – nel bene e nel male – le già avviate primarie del centrosinistra e quelle programmate dal centrodestra. Le due consultazioni, infatti, potrebbero rafforzare Pd e Pdl (e dunque le coalizioni imperniate su questi due partiti) in caso di vittoria dei leader in campo, cioè Bersani e Alfano; ma potrebbero anche, al contrario, far implodere l’intero sistema se a vincere fossero Matteo Renzi o – a destra – un candidato diverso da Alfano.

Nubi scurissime, insomma, continuano ad addensarsi sul sistema politico: e la capacità (la possibilità) di reazione dei partiti pare ancora assai al di sotto di quanto sarebbe necessario. E’ per questo che tra voto siciliano, crisi che incalza, esito delle primarie, boom di Grillo e strali della magistratura, in primavera potrebbe accadere l’impensabile: e cioè che il panorama delle forze in campo per le elezioni politiche sia assai diverso da quello attuale, e perfino da quello immaginabile. C’è chi teme questa eventualità. Ma col crescere del degrado etico e politico c’è chi invece la auspica: tanto, si sostiene, peggio di così non potrà andare…

Associazione Mondo Libero di Lamezia Terme