Editoriale di Maurizio Compagnone

Siamo agli sgoccioli della legislatura?

Editoriale di Maurizio Compagnone

Nessuno vuole il voto anticipato, unici a volerlo Lega e Movimento 5 Stelle, la Lega
ha bisogno di smalto e di recuperare il suo elettorato, la sua richiesta di ritorno
al voto, è solo una “nenia” tattica in attesa che dal “Pensatoio” di via Bellerio
si partoriscono idee coinvolgenti per la sua base. Al contrario nel M5S sono convinti
che il ritorno al voto possa incrementare ulteriormente il loro consenso elettorale
tra i cittadini.
Il principale assertore del voto anticipato Berlusconi, ha fatto marcia indietro
dopo l’accordo sulla riforma elettorale firmato con il leader del PD Renzi. L’accordo
sottoscritto con Renzi, il furbo Berlusconi lo ha giocato anche per colpire i “giuda”
che hanno tramato contro di lui all’interno del PDL. Se il PDL è leggermente influenzato
il PD è affetto da febbre alta e al momento gli antibiotici non fanno effetto. Lo
stesso Leader del PD non ha mai messo in discussione il premier. Ma i due leader
mentono sapendo di mentire. Renzi è giovane e furbo il buon genitore “massone” lo
ha alimentato a pane e volpe.
Ora è il suo momento gli oppositori del PD vedono il suo premierato come una liberazione
convinti di poterlo coinvolgere nei loro giochetti al fine di rosolarlo ben bene
e portarlo, spompato e senz’altro appeal personale, alle future elezioni (il più
lontano possibile).
Costoro però hanno la vista corta, finora ogni passo, Renzi lo ha puntellato per
evitare tragici scivoloni, il furbo Renzi ha cavalcato le aspettative di ognuno di
noi, riforme basilari che rimettano in carreggiata il Paese.
I compiti che aspettano il nuovo esecutivo e il Parlamento non sono affatto semplici,
riforma elettorale e costituzionale oltre alla sburocratizzazione della macchina
dello Stato.
Inoltre una domanda dobbiamo porcela, come può un Parlamento delegittimato dalla
sentenza della Corte Costituzionale approvare addirittura una modifica della Costituzione?
Come pensa il Parlamento di superare il monte che gli si para innanzi?
Se dopo le consultazioni non si dovesse raggiungere un accordo non rimane che il
ritorno al voto.
Lo spauracchio del voto anticipato, terrorizza Scelta Civica e il Nuovo Centro Destra
di Angelino Alfano.
Entrambi sanno bene che elezioni anticipate porterebbero alla loro scomparsa, non
solo dal Governo ma addirittura dal futuro parlamento.
Non è che la presenza di 4 ministri gli garantisca la sopravvivenza. Quanti ministri
potrà garantire Renzi ad Alfano? Non bisogna sottovalutare l’accordo sottoscritto
con Berlusconi, sicuramente gli uomini di Alfano nel listino non ci saranno. Siamo
anche a ridosso della Pasqua e l’agnello da mettere sullo spiedo è stato individuato,
il tecnico Saccomanni. Scelta Civica continua a sciogliersi con il primo sole d’inverno,
Oggi assisteremo ad un’altra farsa teatrale nel Teatro del Tempio di cui Renzi è
“Maestro”, ci abbiamo provato ma non ci siamo riusciti, Maggioranza e Opposizione
si dissolverà e le elezioni saranno l’unica strada che resterà.

Maurizio Compagnone
Opinionista de “La Gazzetta italo brasiliana”