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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Si tratta di un esodo?

Si tratta di un esodo?

| Il 30, Mar 2011

La nostra scrittrice dice la sua sull’ondata di immigrati che ogni giorno si riversa sulla coste di Lampedusa

di MIRELLA MARIA MICHIENZI

Si tratta di un esodo?

La nostra scrittrice dice la sua sull’ondata di immigrati che ogni giorno si riversa sulla coste di Lampedusa

 

Gentile Direttore,

molti hanno definito come esodo l’afflusso di nord africani, sulle coste della minuscola isola di Lampedusa.

L’esodo è ben diverso, perché è caratterizzato dalla fuga in massa di donne, uomini, bambini, anziani. Solo da qualche giorno sono apparsi bambini e donne, il cui esiguo numero, rispetto a quello degli uomini, non può rappresentare la tipologia di un esodo. Chi scappa con onestà si porta dietro la propria famiglia, non abbandona donne e bambini.

Le migliaia e migliaia di uomini, spesso con il viso nascosto, non rientrano nella fuga pulita o in un esodo.

La paura di molti di noi è che in queste “entrate di massa”  si nascondano non solo delinquenti comuni, galeotti, ma, quel che è peggio, anche terroristi.

Il fatto che si dica di ricordarci che anche noi abbiamo emigrato copiosamente, credo che non si possa prendere per paragone, perché i nostri emigranti  innanzitutto viaggiavano su mezzi di linea, con regolare biglietto, che garantivano un afflusso sotto controllo in terre, peraltro, sterminate che nulla hanno a che vedere con i pochi mq di Lampedusa; in seconda, particolare molto importante, dovevano avere la tessera sanitaria che garantiva l’efficienza fisica nei lavori pesanti in cui sarebbero stati  “adoperati”. Inoltre, come se ciò non bastasse, arrivati in terra straniera, erano messi in “quarantena”.  Dunque chi era ammalato non era accettato, come pure non erano accettati i portatori di handicap. Molti furono i bambini (allora la poliomielite faceva una strage!) che vennero affidati con strazio dai genitori a parenti prossimi.

Ciò precisato, in questa situazione caotica piena delle nostre giustificate paure, tutti noi ci chiediamo a che serva l’ Unione Europea, poiché chiaramente ne avvertiamo l’assenza.

Già ieri avevo detto che Unione Europea non vuol dire soltanto unione monetaria…ma, oggi, le cose sono peggiorate nel senso che c’è stata una riunione “a 4” (Usa, Francia, Inghilterra e, ciliegina sulla torta, Germania che ha rifiutato di partecipare alla missione!).

L’Italia è stata esclusa! Quindi l’Italia ha solo il ruolo “doveroso” di dare ben 7 basi logistiche a cui si aggiungono le basi di sbarco selvaggio. E’ di ieri la notizia che la Francia non ha permesso ad un barcone di avvicinarsi alle proprie coste, come pure non ha permesso l’ingresso a nord africani muniti di biglietto ferroviario. Certamente la grande Francia pretende il passaporto, mentre la piccola Italia non è degna di simili pretese!

Qualche anno fa madame Carla disse che si vergognava di essere italiana, ebbene, oggi, io mi vergogno che la prima donna di Francia sia italiana, perché, lei che interviene spesso ed anche a sproposito su vari temi, in questo caso tace e l’arrembaggio sulle coste del sud Italia nemmeno lontanamente la tocca; l’essenziale è perseguire le mire del marito che forse dimentica che l’epoca del colonialismo è finita da un pezzo.

Tornando all’Unione Europea, il Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), all’art. 79 e al sotto art. 5  di sussidiarietà, precisa che l’Unione è competente ad agire soltanto se gli obiettivi dell’azione prevista non possono essere realizzati dagli stati membri né a livello centrale, né a livello regionale o locale, ma possono essere conseguiti meglio a livello di Unione Europea.

Spero che al meeting di oggi  Berlusconi sfoderi la sua migliore grinta senza aver paura di nessuno, ma pensi soltanto all’interesse e al rispetto dell’Italia e degli italiani.

Mirella Maria Michienzi

redazione@approdonews.it