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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Si è svolto ad Agrigento il 53° congresso nazionale della Fidas. Numerosa la presenza calabrese

“La promozione della cultura della donazione del sangue è essenziale per sensibilizzare sempre più persone a compiere questo grande gesto di generosità”

Si è svolto ad Agrigento il 53° congresso nazionale della Fidas. Numerosa la presenza calabrese

“La promozione della cultura della donazione del sangue è essenziale per sensibilizzare sempre più persone a compiere questo grande gesto di generosità”

 

 

“La promozione della cultura della donazione del sangue è essenziale per sensibilizzare sempre più persone a compiere questo grande gesto di generosità poiché donare il sangue non è solo un gesto di umanità nei confronti dell’altro ma comporta dei significati profondi che ci arricchiscono interiormente”. E’ il messaggio lanciato dall’On. Giovanni Nucera al 53° Congresso Nazionale Fidas e 33a Giornata del Donatore Fidas, organizzato dall’Adas di Agrigento. La splendida città dei templi ha accolto circa cinquemila persone tra congressisti, provenienti dalle varie federate Fidas d’Italia, e donatori che hanno preso parte anche alla consueta sfilata che si è snodata per le vie cittadine. Ad aprire la manifestazione i gonfaloni di decine di città e regioni italiane, tutte rappresentate da una propria delegazione. Ricco il programma per una quattro giorni all’insegna di approfondite relazioni e tavole rotonde in cui è stata ribadita da tutti i relatori l’importanza di sensibilizzare i cittadini, in particolare i ragazzi e gli immigrati, ai valori della solidarietà sociale e sulle problematiche relative alla donazione del sangue. Ha presieduto il meeting Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale FIDAS che ha spiegato come sia fondamentale coinvolgere maggiormente le donne, i giovani e anche coloro che provengono da altre culture essendo un territorio che, quotidianamente, si confronta con la realtà dell’immigrazione. Hanno portato il loro saluto ai convegnisti il sindaco di Agrigento Marco Zambuto, l’Assessore alle Attività culturali del Comune siciliano, Maurizio Masone, e diverse autorità della regione Sicilia. La Calabria era rappresentata ai massimi livelli con Carlo Cassano, presidente regionale Fidas e dal consigliere nazionale Fidas Pierfrancesco Cogliandro ed una folta rappresentanza proveniente dalle cinque province. La delegazione di Reggio era composta , tra gli altri, da Rosalba Scali Di Filippo, Rocco Gangemi e Carmen Malara. Alla manifestazione hanno preso parte anche i gruppi giovanili reggini Fidas oltre che diversi donatori. “Viviamo in una costante condizione di emergenza per carenza di sangue- ha detto l’On. Nucera nel corso del suo intervento- ed il congresso costituisce un’ulteriore occasione per far crescere sempre di più la comunità di donatori. Donare il sangue è un atto di maturità, di grande sensibilità e altruismo, di civiltà, nonché, un gesto di interessamento verso la società che ci circonda. Il sangue non è certo riproducibile in laboratorio ma è indispensabile per elevare la vita agli uomini e alle donne nei servizi di pronto soccorso, di chirurgia e per la cura di alcune malattie gravi, per questa ragione è un problema che riguarda tutti. Si stima che vi sia bisogno di circa 40 unità di sangue l’anno ogni 1000 persone, cioè circa 2.400.000 unità per la sola Italia. Nel 2000 l’Italia ha raggiunto l’autosufficienza a livello nazionale ma rimane, purtroppo, fanalino di coda tra i Paesi dell’Unione Europea. In quest’ottica, molto utile, è stata l’approvazione della mia Proposta di Legge del 20 novembre 2006 n.11, con la quale la Regione Calabria si è impegnata a sostenere finanziariamente l’attività svolta dall’Associazione Volontari Italiani Sangue e dalla Fidas Calabria, assegnando rimborsi spesa per le anticipazioni di risorse economiche per la loro gratuita attività sociale. Molto dipende, a mio avviso, dal coinvolgimento delle giovani generazioni che non sono informate a sufficienza È necessario che la loro non sia solo mera formazione alla logica del dono, ma vera e propria testimonianza di speranza, per chi riceve ma soprattutto per loro, perché attraverso la donazione del sangue riscoprano la bellezza della propria persona.” Nel corso del sua articolata relazione l’On Giovanni Nucera ha posto l’accento su un’altra tematica delicata e di particolare interesse, la donazione degli organi: “Diverse sono oggi in Italia le persone gravemente ammalate che solo attraverso il trapianto d’organi hanno l’unica possibilità di salvezza. La solidarietà, specie in momenti dove il dolore e la sofferenza prendono il sopravvento, non è facile. La Calabria è all’ultimo posto, purtroppo, come numero di donatori. E’ da questo dato, poco confortante, che è scaturito il mio Progetto di Legge sulla donazione di organi e tessuti che intende promuovere, sensibilizzare e soprattutto informare la gente al fine di determinare una scelta consapevole che può salvare delle vite umane. La proposta – ha evidenziato Nucera -prevede la possibilità di esprimere questo tipo di volontà anche in sede di rinnovo o rilascio della carta d’identità all’ufficiale dell’anagrafe che ha l’obbligo d’informare il cittadino maggiorenne in merito a questa opzione. Tale dichiarazione, che potrà essere modificata in qualsiasi momento, verrà inviata per via telematica al Sistema Informativo Trapianti. Tra le altre previsioni di legge, anche l’istituzione di una giornata dedicata alla donazione degli organi rivolta alle scuole e che ha l’obiettivo di informare i ragazzi. Diviene fondamentale incoraggiare le persone che non hanno mai donato e sono in condizione di farlo, o i donatori occasionali, ad impegnarsi di più ,soprattutto nel periodo estivo che si avvicina, poiché la richiesta di sangue come sappiamo, tende ad aumentare. La vita umana- ha concluso- è frutto di un dono, l’uomo nasce e vive interamente la sua vita nella dimensione del dono che riceve, prima di tutto, ma che è chiamato a consegnare anche ad altri”. Tra i momenti più significativi della manifestazione la celebrazione della Santa Messa che si è svolta a Piazza Marconi ed ha raccolto in preghiera i numerosi partecipanti. E’ stata officiata dall’Arcivescovo di Agrigento S. E. Mons. Francesco Montenegro accompagnata dal coro “Magnificat”: “I donatori di sangue- ha ribadito l’Arcivescovo- sono chiamati a condividere il cammino con i malati e con chi si sente senza speranza, ricordando che la donazione di sangue è espressione e cifra dell’amore”. La vita è un intreccio di storie, vicine e lontane, e alcune possono essere raccontate perché c’è chi le ha rese possibili, con un gesto volontario, anonimo, gratuito e responsabile: il dono del sangue…!