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Si è svolta ieri a Gioia Tauro la “Festa degli incontri” dell’Azione cattolica

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Un’intera giornata di incontro, di gioia e di gioco

di MARIA TERESA BAGALA’

Si è svolta ieri a Gioia Tauro la “Festa degli incontri” dell’Azione cattolica

Un’intera giornata di incontro, di gioia e di gioco

 

di Maria Teresa Bagalà

 

 

Si è svolta ieri a Gioia Tauro, a conclusione dell’anno associativo 2013/2014, la “Festa degli Incontri” organizzata, insieme, dall’ Azione Cattolica delle Parrocchie Maria SS di Portosalvo e Sant’ Ippolito M.
Un’intera giornata di incontro, di gioia e di gioco è stata quella organizzata dalle due Associazioni, che ha interessato l’intero settore ACR (cioè l’ Azione Cattolica Ragazzi che comprende i gruppi di bambini e ragazzi fino ai 14 anni di età).
Luogo prescelto per l’iniziativa è stata la parrocchia Maria SS di Portosalvo. Qui, alle ore 9, tanti “accierrini” si sono ritrovati per un primo momento di accoglienza, durante il quale sono stati divisi in squadre (ognuna con il nome di un colore) e poi sono stati eseguiti per loro, e con loro, bans e balli di gruppo. Intorno alle 11.30 è stata scattata la consueta foto di gruppo e poi tutti insieme, i ragazzi accompagnati dai loro educatori, sono entrati in chiesa per partecipare alla Santa Messa che è stata celebrata dal parroco don Gianni Gentile. Questi, ad inizio celebrazione, ha voluto sottolineare come proprio il giorno di Pentecoste lo Spirito Santo abbia agito facendo alla città il dono della comunione, dell’ incontro tra le due associazioni parrocchiali cittadine. Al termine della funzione, interamente animata dall’ Azione Cattolica, i ragazzi hanno pranzato tutti insieme e poi hanno ripreso a giocare finché, accompagnati sempre dai loro educatori, non si sono trasferiti presso il parco giochi del lungomare di Gioia Tauro. Uno spostamento non privo di significato, in quanto il tema dell’ anno associativo dell’ ACR per il 2013/2014 è stato “Non c’è gioco senza Te” e, si sa, quale luogo più adatto di un parco per giocare. Proprio in questo posto i ragazzi, infatti, hanno partecipato ad una caccia al tesoro, dovendosi guadagnare prima gli indizi, che li ha portati infine a trovare il loro “tesoro” cioè le foto, una per ognuno, scattate la mattina davanti alla chiesa, che li vedeva ritratti tutti insieme. Un “premio” questo, attraverso il quale si è cercato di far capire a tutti i partecipanti alla giornata il valore educativo dell’ unità e dell’ incontro quale momento di festa, di scoperta, di solidarietà, di apertura e di scambio. Un’unità che può essere paragonata appunto ad un vero e proprio tesoro.