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Si costituisce il boss di Rosarno Giuseppe Pesce

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Era latitante da tre anni perchè ricercato nell’ambito dell’operazione All Inside. Giovanissimo figlio del capocosca Antonino “Testuni”, suo fratello gli aveva affidato il comando della potente ‘ndrina

Si è consegnato ai carabinieri Giuseppe Pesce, reggente del clan di Rosarno

Era latitante da tre anni perchè ricercato nell’ambito dell’operazione All Inside. Giovanissimo figlio del capocosca Antonino “Testuni”, suo fratello gli aveva affidato il comando della potente ‘ndrina. Nei giorni scorsi era stata arrestata sua moglie, accusata di essere la messaggera con gli affiliati al sodalizio

 

 

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In serata, a Rosarno (RC), si è consegnato ai Carabinieri, PESCE Giuseppe, nato a Cinquefrondi (RC) il 07.12.1980, pregiudicato, già destinatario di due OCC emesse dal Tribunale di Reggio Calabria Ufficio GIP su richiesta della DDA, una in data 20.05.2010, l’altra in data 14.04.2012. Il PESCE Giuseppe nell’ambito dell’operazione ALL INSIDE; è ritenuto dagli investigatori l’attuale reggente della cosca è ritenuto responsabile dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, in qualità di organizzatore, capo e promotore. I carabinieri già da qualche mese stavano esercitando una forte pressione sulla zona di Rosarno, anche in termini preventivi.

sulla sua testa c’è una condanna a 16 anni in primo grado. Si tratta del figlio del potente boss Antonino Pesce detto “testuni”, il capo della potente cosca di Rosarno appena condannato a 28 anni con la sentenza di primo grado inflitta a Palmi sulla base delle accuse della pentita Giuseppina Pesce.

E’ stato Francesco, fratello di Giuseppe, a cedergli il controllo degli affari della famiglia dopo essere finito in carcere anch’egli come il padre. Il passaggio di consegne era sancito in un pizzino intercettato dietro le sbarre. E così ora Giuseppe era il reggente della cosca, il latitante più ricercato insieme a suo cugino Marcello. Nei giorni scorsi, la moglie di Giuseppe, Ilenia Bellocco, 24 anni, di Cinquefrondi, era stata in esecuzione di un’ordinanza del gip su richiesta della Dda di Reggio Calabria per associazione mafiosa con l’accusa di avere un ruolo di collegamento e di trasferimento di comunicazioni ed ordini tra Giuseppe Pesce, che di anni ne ha 33, e gli affiliati del sodalizio criminale. Di recente era stato catturato anche il suo braccio destro, Domenico Sibio.

Giuseppe Pesce era latitante da tre anni perchè ricercato nell’ambito dell’operazione All Inside che ha colpito duramente la cosca.

redazione@approdonews.it