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Si apposta per molestare l’ex moglie, il tribunale di Lamezia gli vieta di avvicinarla

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Un uomo di 44 anni è indagato per stalking, lesioni personali, e appropriazione indebita nei confronti della donna dalla quale è ormai da tempo separato. E’ accusato anche di non aver versato i soldi per il sostentamento delle figlie minorenni

Si apposta per molestare l’ex moglie, il tribunale di Lamezia gli vieta di avvicinarla

Un uomo di 44 anni è indagato per stalking, lesioni personali, e appropriazione indebita nei confronti della donna dalla quale è ormai da tempo separato. E’ accusato anche di non aver versato i soldi per il sostentamento delle figlie minorenni

 

LAMEZIA TERME – Non potrà più avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati della ex moglie. E’ questo il provvedimento eseguito dal personale della polizia del Commissariato di Lamezia Terme nei confronti di C.L., 44 anni, indagato per stalking, lesioni personali, e appropriazione indebita ai danni della ex moglie e per violazione degli obblighi di assistenza familiare anche ai danni delle due figlie minori. La misura applicata dal gip, Barbara Borelli su richiesta del pm, Rossana Esposito è stata decisa per le ripetute condotte violente e moleste che dal gennaio 2013 l’uomo ha perpetrato nei confronti dell’ex moglie, dalla quale è ormai da tempo legalmente separato. La donna era diventata bersaglio di telefonate moleste, ma soprattutto delle aggressioni fisiche che l’ex marito continuava a riservarle.

Di tali condotte violente e persecutorie, che in più occasioni l’hanno costretta a rivolgersi al locale pronto soccorso, è stata vittima anche la suocera dell’uomo che, in una circostanza, è stata aggredita con schiaffi e pugni. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine e già sottoposto ad avviso orale, aveva più volte seguito l’ex moglie appostandosi nei pressi del suo luogo di lavoro, all’uscita di scuola delle figlie e presso l’abitazione della suocera e di amici; in molte occasioni si era impossessato indebitamente della macchina dell’ex moglie ed era, pur in presenza di una sentenza del giudice, inadempiente agli obblighi di assistenza a lui imposti per le esigenze delle figlie ancora in tenera età.