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Sette anni con il Premio letterario Tropea

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Ecco le tappe fondamentali della manifestazione che si terrà il 4 maggio

Sette anni con il Premio letterario Tropea

Ecco le tappe fondamentali della manifestazione che si terrà il 4 maggio

 

 

TROPEA (VV) – Mancano ormai poco più di due settimane alla presentazione della terna dei
finalisti del “Premio Tropea”, prevista per il 4 maggio. In attesa di
conoscere i libri protagonisti delle serate finali del premio, fissate per
il 26 e 27 luglio, è interessante ripercorrere le tappe fondamentali di
questa manifestazione che, anno dopo anno, riesce a conquistare sempre
maggiori consensi contribuendo alla crescita culturale della regione. In
sette anni migliaia di libri, in versione cartacea e digitale, sono stati
distribuiti tra i primi cittadini della regione e i membri della giuria
popolare, coinvolgendo la stampa, le istituzioni, le scuole e innescando la
“cultura della lettura” in Calabria.

Tutto ha inizio il 17 maggio 2007, quando viene presentata al pubblico
l’associazione culturale “Accademia degli Affaticati”, promotrice del
“Premio letterario nazionale Tropea – Una regione per leggere”. La
manifestazione presenta sin dalla nascita una formula innovativa: una
giuria tecnico-scientifica viene chiamata a premiare tre autori con le
relative pubblicazioni, inviate a tutti i 409 sindaci dei comuni calabresi,
incaricati ad esprimere le loro preferenze unitamente ai membri della
giuria popolare ed ai soci fondatori dell’Accademia. È l’inizio di una
storia che quest’anno giunge al suo ottavo capitolo.

I Edizione (2007) – Il premio nasce nel nome di Saviano

Il “Premio Tropea” si propone come una scommessa e il successo viene
ottenuto già dalla prima edizione. Al teatro “La Pace” sfilano sul
palcoscenico gli autori finalisti in concorso, ad eccezione di Carlo
Fruttero e del suo *Donne informate dei fatti* (Mondadori), raccontato al
suo posto da Tullio Barni, docente dell’Università della Magna Grecia.

Roberto Saviano con *Gomorra* (Feltrinelli) è il vincitore della prima
edizione. Il suo libro, rimasto in testa alle classifiche di vendita
nazionale per tantissimo tempo, si impone su quello di Mariolina Venezia,
seconda classificata con *Mille anni che sto qui* (Einaudi), che dopo pochi
giorni dalla kermesse tropeana andrà a vincere il prestigioso Premio
“Campiello”.

II Edizione (2008) – Con Carofiglio il premio si tinge di giallo

Il “Premio Tropea” si sposta tra gli antichissimi vicoli della cittadina
tirrenica, in Largo Pasquale Galluppi (dedicato al famoso filosofo
tropeano), luogo ricco di storia e di fascino. E lì, nel cuore di Tropea,
racchiuso tra palazzi nobiliari, che il pubblico attento trasforma come per
incanto il premio letterario in un salotto letterario.

Dopo l’alternarsi di autorevoli ed illustri ospiti, nella serata del 6
luglio le giurie decretano il vincitore, scelto tra i tre finalisti in
concorso: a risultare vincitore è Gianrico Carofiglio con *Ragionevoli
dubbi* (Sellerio), davanti a Domenico Starnone con *Prima
esecuzione*(Feltrinelli) e Ornela Vorpsi con *La
mano che non mordi* (Einaudi).

III Edizione (2009) – Carmine Abate “propheta in patria sua”

Sono i primi giorni di luglio ad ospitare le serate finali del premio
letterario nazionale. A contendersi la palma del vincitore tre
emozionantissime opere ed altrettanti scrittori affermati: Carmine Abate
con *Gli anni veloci* (Mondadori), Mario Desiati con *Il paese delle spose
infelici* (Mondadori) e Paolo Di Stefano con *Nel cuore che ti cerca*
(Rizzoli).

Ad aggiudicarsi lo scalino più alto sul podio del “Premio Tropea” è proprio
Abate, il professore originario di Scarfizzi (Kr), con *Gli anni veloci*,
che riconferma a Tropea il successo popolare della sua scrittura diretta e
immediata, quella di una penna che affonda l’apice nella tradizione
arbëreshë.

IV Edizione (2010) – Signorini a sorpresa preferito a Giménez Bartlett e Lerner

In calde serate di metà luglio il pittoresco Largo Galluppi si riempie
ancora una volta di bella gente al richiamo irresistibile di libri e
personaggi importanti. È l’edizione che vede il primo testo straniero,
tradotto, finalista al “Premio Tropea”. Dal 2010, infatti, il regolamento
del premio si apre al mercato internazionale per meglio aderire ai gusti
dei lettori.

E così, *Il Silenzio dei chiostri* di Alicia Giménez Bartlett (Sellerio)
divide la scena con gli altri due finalisti, il conosciutissimo giornalista
scrittore Gad Lerner con *Scintille* (Feltrinelli), e il giovanissimo
Mattia Signorini con *La sinfonia del tempo breve* (Salani), che vince il
premio a sorpresa.

Signorini propone al pubblico un racconto immaginario in cui l’onirico ed
il fiabesco si fondono in una fitta rete di avventure, che si sviluppano
attraverso un linguaggio quasi infantile.

V Edizione (2011) – La Di Pietrantonio incoronata sotto le stelle, tra i riflessi del porto

Il premio letterario si svolge per la prima volta nella bellissima cornice
del teatro all’aperto del porto di Tropea, che offre una vista suggestiva e
caratteristica della rupe, in grado di rapire il pubblico che la ammira
facendolo sentire immerso in un acquerello dipinto da un grande
paesaggista.

A provare l’ebbrezza della vittoria del “Premio Tropea” è l’abruzzese
Donatella Di Pietroantonio con lo stile intimista di *Mia madre è un
fiume*(Elliot).

Il libro vincitore si impone su *I Traditori* (Einaudi) di Giancarlo De
Cataldo, romanzo storico-narrativo per antonomasia, e su *La Nota
Segreta*(Longanesi) di Marta Morazzoni, romanzo di genere costruito ed
ispirato da
avvenimenti realmente accaduti.

VI Edizione (2012) – Gangemi vince un premio che sa guardare al futuro

Il 2012 è un anno di grandi novità, ad iniziare dalla nuova forma di
distribuzione delle opere in gara: gli *e-book* dei tre libri finalisti
raggiungono per la prima volta i giurati popolari e i 409 sindaci della
Calabria attraverso la distribuzione offerta da una piattaforma, partner
del “Premio Tropea”, per la distribuzione dei contenuti editoriali
digitali. Il premio, in evoluzione organizzativa, viene inglobato
all’interno del “Tropea Festival – Leggere & Scrivere”, un progetto
regionale a cura del Sistema Bibliotecario Vibonese, dell’Accademia degli
Affaticati di Tropea, dei comuni di Tropea, Vibo Valentia, Serra San Bruno,
Soriano Calabro e della provincia di Vibo Valentia. Ad aggiudicarsi la
vittoria, nel mese di dicembre, è lo scrittore calabrese Mimmo Gangemi con *La
Signora di Ellis Island* (Einaudi), candidato a diventare un classico della
letteratura meridionale di tutti i tempi. A seguire sul podio dei vincitori
la scrittrice Benedetta Cibrario con *Lo Scornuso* (Feltrinelli), e Alessio
Torino con *Tetano* (Minimum Fax).

VII Edizione (2013) – Teti conquista i lettori calabresi

Le serate dell’8, 9 e 10 novembre, presso i saloni del Museo Diocesano,
rappresentano l’apice di una settimana culturale ricca di ospiti e di
appuntamenti, articolati all’interno della seconda edizione del “Tropea
Festival – Leggere & Scrivere”.

A vincere la settima edizione del Premio letterario Nazionale “Città di
Tropea” è il noto accademico Vito Teti con *Il patriota e la
maestra*(Quodlibet).

Teti, docente di Antropologia Culturale presso la Facoltà di Lettere e
Filosofia dell’Università della Calabria, ha avuto la meglio sugli altri
due finalisti in concorso, Benedetta Palmieri con *I
Funeracconti*(Feltrinelli), ed Edoardo Albinati con *Vita
e morte di un ingegnere* (Mondadori).