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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Sempre più multi-milionari controllano 13% patrimonio globale anche se sono appena lo 0,04% della popolazione Aumenta sempre di più il divario tra ricchi e poveri quest’ultimi privi di una rappresentanza politica che davvero rappresenti i loro interessi

Sempre più multi-milionari controllano 13% patrimonio globale anche se sono appena lo 0,04% della popolazione Aumenta sempre di più il divario tra ricchi e poveri quest’ultimi privi di una rappresentanza politica che davvero rappresenti i loro interessi
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Stando a un nuovo report di Wealth Report Wealth-X e UBS pubblicato oggi ” I ricchi
si sono arricchiti di altri $2.000 miliardi”. Nell’arco del 2014, 12.040 nuovi multi-milionari,
con un patrimonio di più di $ 30 milioni di euro sono entrati a rimpinguare le fila
portando il numero totale dei miliardari, in tutto il mondo, al record di 211.275
persone. Di questi, 183.810 sono uomini e appena 27.465 donne. Il patrimonio complessivo
di queste persone è aumentato +7% a $30.000 miliardi nel 2014, quasi il doppio del
valore dell’intera economia americana. Ed è in America che vivono i più ricchi
mentre, più che altrove in Europa, in Germania ci sono più di 19.000 multi-milionari.
Si tratta di un aumento +6% su base annua e di un 0.004% della popolazione adulta
mondiale, che controlla quasi il 13% del patrimonio complessivo globale. Secondo
il sondaggio, possiedono in media 2,7 proprietà e almeno il 30% ha un’abitazione
al di fuori del proprio paese. I loro amici sono di norma altri super-ricchi, sette
circa, che comprendono almeno un miliardario.Dal rapporto emerge che in media spendono
$1,1 milioni ogni anno in beni e servizi di lusso, a partire dai viaggi, fino al
cibo e vino. Insieme, spendono un ammontare complessivo di $40 miliardi in macchine,
$23 miliardi in aerei privati, $22 miliardi in yacht e $8 miliardi in alcool.Di norma
sono generosi, sebbene le donne più degli uomini. In media le donne, durante la
loro vita, donano quasi $31 milioni, contro i $24,4 milioni degli uomini. Il 64%
si è fatto da solo e solo il 17% ha ereditato interamente il patrimonio di cui dispone.Notevoli
sono in questo caso, tuttavia, le differenze tra uomini e donne. A fronte di un 68%
di uomini che sono arrivati dove sono unicamente grazie alle loro forze, si nota
un appena 34% di donne self-made. Solo il 13% degli uomini ha ereditato l’intero
patrimonio, a fronte del 48% delle donne ultra ricche. In media, hanno 2,2 figli
e 1,9 nipoti. L’età media dell’uomo è di 59 anni, quella delle donne di 57. Per
Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, la crisi ha favorito
sempre di più i più ricchi e ha ricacciato nell’abisso anche cittadini che fino
a pochi anni fa facevano parte della cosiddetta classe media. Con l’aumento del
divario tra ricchi e poveri inoltre riemerge lo spettro della “lotta di classe”,
con la differenza che mentre la classe dei più ricchi è ben coesa e agisce per
tutelare i propri interessi, al contrario le classi “più povere” sono prive
di una rappresentanza politica che davvero rappresenti i loro interessi, anteponendoli
a quelli finanziari e di tenuta del sistema economico.