Mingrone scrive al ministero dell’istruzione: “Evitare sovrapposizioni di interventi”

Scuole belle, l’assessore all’istruzione di Corigliano si chiede che fine hanno fatto i fondi

Mingrone scrive al ministero dell’istruzione: “Evitare sovrapposizioni di interventi”

CORIGLIANO C. (Cs), Mercoledì 3 Settembre 2014 – Servizi di mantenimento del decoro e della funzionalità degli immobili scolastici. L’assessore MINGRONE scrive al Ministero dell’Istruzione: che fine hanno fatto i fondi del programma SCUOLE BELLE? Il Comune non può farsi carico di interventi extra per le scuole già beneficiarie del progetto.

A poche settimane dall’inizio del nuovo anno scolastico e con l’avvio degli interventi di piccola manutenzione per il ripristino del decoro e della funzionalità degli edifici scolastici, non si sa ancora se e quando gli istituti cittadini beneficiari riceveranno i fondi previsti per il finanziamento nazionale SCUOLE BELLE.

A chiederlo e per evitare di intervenire sulle scuole che riceveranno in seguito questi fondi, è l’esecutivo GERACI, attraverso l’assessore alla pubblica istruzione Tommaso MINGRONE.

Con riferimento all’iniziativa “Servizi di mantenimento del decoro e della funzionalità degli immobili scolastici” che riguarda direttamente l’Ufficio Scolastico Regionale e le singole istituzioni scolastiche – si legge nella lettera – l’Amministrazione Comunale talvolta viene chiamata dalle scuole beneficiarie ad effettuare interventi di piccola manutenzione che fanno parte dei servizi compresi nel pacchetto di manutenzione ministeriale. A quanto risulta dalla circolare MIUR e dalla convenzione relativa, rientrano nei servizi la verniciatura interna ed esterna, piccole riparazioni, piccoli interventi all’impianto idrico-sanitario, sistemazione e manutenzione del verde e altro. Questa Amministrazione – conclude MINGRONE -vorrebbe sapere perché, tranne la pitturazione interna, gli altri servizi non vengono prestati, o se lo saranno in seguito, visto che l’arco temporale di esecuzione degli interventi arriva fino a dicembre 2014. Questo al fine di evitare sovrapposizioni di interventi sulle stesse scuole e di destinare le poche risorse comunali ad interventi su edifici scolastici che non sono beneficiari delle misure in oggetto.