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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Scoperto un nuovo virus in Germania Tra il 2011 e il 2013 tre uomini, allevatori di scoiattoli della specie "Sciurus variegatoides" sono deceduti per encefalite nel lander di Sassonia-Anhalt

Scoperto un nuovo virus in Germania Tra il 2011 e il 2013 tre uomini, allevatori di scoiattoli della specie "Sciurus variegatoides" sono deceduti per encefalite nel lander di Sassonia-Anhalt
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Tra il 2011 e il 2013 tre uomini, allevatori di scoiattoli della specie “Sciurus
variegatoides” sono deceduti per encefalite nel lander di Sassonia-Anhalt. L’ECDC,
agenzia indipendente dell’Unione europea, ha annunciato il 27 febbraio, che i ricercatori
hanno individuato un nuovo Bornavirus attraverso l’analisi genetica di campioni
organici provenienti da scoiattoli presenti in uno dei tre allevamenti, che potrebbe
aver infettato gli allevatori. Il virus è stato infatti successivamente rinvenuto
anche in campioni organici prelevati da uno degli allevatori deceduti. Gli episodi
sono forse collegati all’agente patogeno zoonotico che può interessare varie specie
animali e possibilmente causare disturbi psichici negli esseri umani. Tutte le persone
infette allevavano scoiattoli variegati, un tipo di scoiattolo comune in America
centrale che può essere allevato in casa come un animale domestico esotico.I casi
sono ancora sotto indagine e non ci è prova ancora di un rapporto diretto tra la
presenza della bornavirus e l’encefalite, quindi, un’infezione zoonotica con bornavirus
non è stata confermata, anche se appare plausibile che il contagio possa essere
avvenuto attraveso morsi e graffi provocati dagli scoiattoli. Resta inoltre da chiarire
se e come il nuovo virus, potenzialmente zoonotico, sia giunto in Germania e se abbia
colpito gli scoiattoli per il tramite di altre specie.Il virus di borna, dal quale
secondo l’ECDC il nuovo bornavirus differisce significativamente, deve il suo nome
alla città tedesca dove, nel 1885, un’epidemia colpì i cavalli della scuderia
militare; il virus colpisce il cervello di alcuni uccelli e i mammiferi (soprattutto
cavalli e pecore ma anche cani, gatti e bovini).Un’altra epidemia che si potrebbe
diffondere in Europa che richiede sempre la massima vigilanza da parte delle autorità
sanitarie, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”.
E’ consigliabile per l’ agenzia indipendente dell’Unione europea, come misura precauzionale,
evitare contatti diretti con gli scoiattoli variegati vivi o morti.